Nuovo attentato in Siria. Un’autobomba è esplosa ad Afrin provocando la morte di almeno 13 persone e una trentina di feriti.
AFRIN (SIRIA) – La tensione in Siria non si ferma. Nella mattinata di giovedì 11 luglio un’autobomba è esplosa ad Afrin, nel nord-ovest del Paese. Secondo i media locali l’attentato avrebbe provocato la morte di 13 persone, tra cui 8 civili, e il ferimento di una trentina di residenti. Tra le vittime anche due bambini anche se non ci sono conferme ufficiali.
Il bilancio potrebbe salire nelle prossime ore. Alcuni dei feriti sono in gravi condizioni e per questo il numero dei morti sembra essere destinato ad aumentare.
Attentato in Siria opera dei miliziani curdi? Il punto sulle indagini
La matrice di questo attentato non è chiara ma l’agenzia turca, Anadolu, parla di una firma turca. L’autobomba sarebbe stata preparata dal gruppo terroristico dell’Ypg. Secondo quanto riferito da Ankara, la motivazione si potrebbe ricondurre al fatto che le milizie siriane nei mesi scorsi hanno strappato il controllo dell’area.
La rivendicazione ufficiale non c’è stata e non è escluso che possa avvenire nelle prossime ore. La matrice turca sembra essere quella probabile ma gli inquirenti preferiscono non escludere nessuna pista.
Attentato in Siria, la striscia di sangue non si ferma
L’ultimo attentato in Siria fa aumentare il bilancio delle vittime in questo Paese che è sempre al centro di diversi attacchi dei terroristi. Delle 13 vittime di Afrin, 8 sono dei civili e tra questi ci sarebbero anche due bambini. Un numero che non è stato confermato dalle autorità locali.
La paura in tutta la nazione resta perché gli attentati sembrano essere all’ordine del giorno. La tregua non è semplice da trovare e per questo ci potrebbero essere degli altri attacchi nelle prossime ore con il bilancio che sembra essere destinato ad aumentare.
fonte foto copertina https://twitter.com/AMBULANCIAEMERG