La premier Giorgia Meloni partecipa al congresso di Azione: Carlo Calenda “ci prova” e apre al dialogo con la leader di FdI.
Per la prima volta, Giorgia Meloni partecipa a un evento di un partito di opposizione: sabato sarà sul palco del congresso di Azione con Carlo Calenda a Roma, accanto a Crosetto, Tajani e Giorgetti.
Il leader di Azione “ci prova” e sembrerebbe lanciare un segnale forte all’opposizione. Sarà per questo che Azione si è astenuta dal votare la mozione di sfiducia contro Nordio?

Gli assenti: il Movimento 5 Stelle e Elly Schlein
Se la presenza della premier Giorgia Meloni ha fatto rumore, altrettanto significativa è stata la scelta degli assenti. Non ci sarà il Movimento 5 Stelle, escluso dai relatori per via della sua posizione critica nei confronti del sostegno all’Ucraina. Carlo Calenda non ha esitato a spiegare il criterio adottato: “Noi abbiamo invitato a parlare rappresentanti di tutti quei partiti che hanno comunque sostenuto l’Ucraina“.
Anche Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha declinato l’invito, delegando la partecipazione a Boccia. Matteo Salvini, invece, non è stato invitato come relatore, ma sarà comunque rappresentato dal leghista Giancarlo Giorgetti.
Il leader d’Azione difende la sua scelta spiegando che il congresso deve avere un valore concreto: “Invitiamo presidente del Consiglio e ministri perché riteniamo un congresso utile nella parte pubblica se si dibatte di difesa, economia, altrimenti diventa irrilevante“.
Prove d’apertura tra Calenda e Giorgia Meloni: l’invito accettato
La scelta di Carlo Calenda ha fatto discutere molti. Alcune fonti parlamentari interpretano la mossa come un modo per posizionarsi strategicamente contro il “campo largo” e distinguersi da chi, come il Movimento 5 Stelle, ha assunto posizioni più dure e intransigenti verso il governo.
Il leader d’Azione, però, nega fermamente qualsiasi intenzione di avvicinarsi alla maggioranza: “Non succederà mai, perché Azione farà quello che ha detto sempre agli elettori, cioè sta al centro dello schieramento politico, all’opposizione del governo, come gli elettori l’hanno messa“. Non nasconde che, su alcuni temi chiave come il sostegno all’Ucraina e l’adesione al piano europeo di riarmo, i voti del suo partito potrebbero convergere con quelli della maggioranza.
“Se Meloni porterà provvedimenti che hanno anche a che fare con la necessità di aderire al piano europeo di riarmo, con la necessità di sostenere l’Ucraina, potrà contare sui voti di Azione“, ha dichiarato.