Lazio, caso tamponi positivi: inchieste di Figc e Procura di Avellino
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Direttore: Alessandro Plateroti

Caos Lazio, ecco cosa rischia il club di Lotito: dalle sanzioni sportive a quelle penali

Claudio Lotito

La Procura di Avellino e la Figc hanno aperto due inchieste riguardanti la Lazio. Il caso è scoppiato a seguito delle positività di Immobile, Leiva e Strakosha.

La Lazio rischia grosso. Il club biancoceleste è finito nell’occhio del ciclone per la mancata comunicazione della positività al Covid di tre giocatori e, conseguentemente, della mancata adozione del protocollo. I tesserati in questione sono Immobile, Leiva e Strakosha.

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Lazio, i tamponi positivi

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la prima colpa da imputare alla società di Lotito sarebbe la mancata comunicazione delle positività all’ASL, fatta solamente dal Campus Biomedico di Avellino in un secondo momento. Un altro capo d’imputazione riguarda il mancato rispetto dell’isolamento di 10 giorni di coloro che sono risultati positivi, certificato proprio dalla presenza nella giornata di ieri di Immobile, Leiva e Strakosha a Formello.

Parma-Lazio
fonte foto https://www.facebook.com/SSLazioOfficialPage/

Le possibili sanzioni sportive

La domanda a questo punto è che cosa rischia la Lazio. Sul lato sportivo, l’articolo 8 delle norme emanate dal consiglio federale dell’8 giugno è chiaro: “La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione“.
Le sanzioni vanno dall’ammenda all’esclusione dal campionato, con in mezzo l’eventualità di una penalizzazione in classifica o della retrocessione. Inoltre, il Torino, ultimo avversario in campionato della Lazio, ha già presentato due esposti alla Procura Federale e non è da escludere che altre società, come il Bologna ad esempio, possano fare lo stesso.

Il piano penale

Ovviamente tali violazioni abbracciano anche il campo penale con sanzioni che, ai sensi art. 55 dlgs. N. 81/2008, vanno dall’arresto del datore di lavoro da 3 a 6 mesi, a un’ammenda economica che può variare da 3.071,27 a 7.862,44 euro; il responsabile sanitario invece rischia un arresto fino a due mesi o un’ammenda da 368,56 a 1.474,21 euro. Attenzione anche all’ipotesi di reato di epidemia colposa (ex art 452 c.p.) che avviene quando un contagiato sfugge alla misura restrittiva dell’isolamento e contagia altri individui. Su queste ipotesi di reato è a lavoro la Procura di Avellino.

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ultimo aggiornamento: 8 Novembre 2020 15:19

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