Carriera e vita privata di Björn Borg, eroe del tennis anni '70
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Direttore: Alessandro Plateroti

Tanti auguri a Björn Borg: l’ex tennista svedese compie 62 anni

Bjorn Borg carriera e vita privata

Una leggenda del tennis moderno, Björn Borg, compie quest’oggi 62 anni. Ripercorriamo insieme la sua carriera e la sua vita privata.

Gran festa nel mondo del tennis. Spegne quest’oggi 62 candeline uno dei protagonisti più forti e amati di questo sport: Björn Rune Borg. Tra i più grandi atleti svedesi della storia, Borg vanta ben 11 titoli del Grande Slam conquistati tra il 1974 e il 1981, un record per l’allora nascente era Open: 6 Roland Garros e 5 Wimbledon (questi ultimi vinti consecutivamente).

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Molti dei record battuti nei suoi anni d’oro resistono pure oggi. Tra questi la vittoria del 41% dei tornei dello Slam disputati e la vittoria di tre dei suoi Slam senza lasciare agli avversari nemmeno un set. Con il suo carattere glaciale, la sua bellezza nordica e l’atteggiamento da rockstar ‘grunge’ prima del tempo, divenne uno dei trascinatori dell’intero movimento tennistico, facendo crescere la popolarità dello sport con la racchetta.

Björn Borg tennis: la carriera del mito svedese

Stella nascente del tennis svedese, Borg esordì in Coppa Davis a soli 15 anni, vincendo in cinque set contro il neozelandese Onny Parun. Fu quello il vero inizio della sua sfolgorante carriera. I primi successi arrivarono pochi anni dopo, nel 1974. Fu in quella stagione che vinse i suoi primi sette tornei professionistici, tra cui gli Internazionali d’Italia, il suo primo Roland Garros (sconfiggendo in finale Manuel Orantes con il punteggio di 2-6 6-7 6-0 6-1 6-1). Divenne con quel successo il più giovane vincitore della storia a Parigi, record raggiunto negli anni Ottanta da Wilander e Chang.

L’anno successivo si confermò campione a Parigi, battendo in finale Guillermo Vilas. Fu il 1975 l’anno della vittoria della Svezia in Coppa Davis, altro importante tassello nella sua carriera. Nel ’76 perse al Roland Garros da Panatta ai quarti di finale (le sue uniche due sconfitte a Parigi furono proprio per mano di Panatta, in quest’occasione e nel primo Open del ’73). La delusione francese fu ampiamente ripagata dalla vittoria di Wimbledon, torneo in cui non lasciò nemmeno un set agli avversari. Divenne il più giovane vincitore del torneo, record poi superato da Boris Becker.

Da lì iniziò l’era del suo dominio assoluto. Nel ’77 saltò Parigi ma vinse ancora a Londra e divenne per la prima volta il numero 1 al mondo. Nel ’78 conquistò il terzo Roland Garros, il terzo Wimbledon. Nel ’79 confermò le vittorie nei due Slam, vincendo alla fine dell’anno ben 13 tornei. Nell’80 conquistò ancora l’Open di Francia. Poche settimane dopo, in finale a Londra, dovette affrontare il suo rivale più agguerrito, il giovane americano John McEnroe. In una delle partite più belle della storia, Borg riuscì a prevalere al quinto (8-6), dopo un tie break durissimo al quarto set vinto dallo statunitense per 18-16. Vinse il suo quinto Wimbledon, ma da questa gara pazzesca iniziò il suo declino, a cominciare dalla finale degli Us Open, agguerrito match vinto stavolta da McEnroe.

Nell’81 vinse il suo ultimo Slam, il sesto Roland Garros. Poche settimane dopo venne sconfitto in finale a Wimbledon da McEnroe in quattro set. L’ultimo acuto fu ancora a New York, ma l’ennesima sconfitta in finale con McEnroe segnò la fine della sua gloriosa e vincente carriera. L’anno successivo, ancora bruciato dalla delusione di Flushing Meadows, partecipò solo al torneo di Monte Carlo, perdendo ai quarti da Noah. Nell’83 si ripresentò nel principato, perdendo al secondo turno da Leconte. Capì in quel momento che il suo fisico non reggeva più i suoi stimoli, e decise di abbandonare il mondo del tennis agonistico. A iniziò anni ’90 azzardò un tentativo di rientro nel circuito, ma dopo una serie di sconfitte umilianti (arrivate anche per la testarda idea di giocare con superate racchette di legno contro avversari tecnologicamente più avanzati) decise di dedicarsi solo al circuito senior.

Björn Borg vita privata

Nato a Stoccolma e cresciuto in una piccola cittadina nei pressi della capitale, Borg sposò nel 1980 la tennista rumena Mariana Simionescu, divorziando dopo soli tre anni. Dalla relazione con la modella svedese Jannike Björling nacque il suo primo figlio, Robin.

Nell’88 incontrò ad Ibiza la cantante italiana Loredana Bertè. In preda a una crisi, Borg tentò in quei giorni il suicidio, ma venne salvato proprio dalla Bertè, ex compagna di Adriano Panatta. I due iniziarono quindi una relazione e si sposarono pochi mesi dopo a Milano. Ma il matrimonio fu tormentato, tanto da portare al tentativo di suicidio della cantante nel 1991. La separazione fu inevitabile.

Patricia Östfeldt divenne la sua terza moglie nel 2002. La coppia ha un figlio di nome Leo. Ma il matrimonio causò diversi problemi all’ex tennista, in quanto la Bertè scoprì che la loro unione risultava ancora attiva all’anagrafe e denunciò Borg per bigamia, chiedendo un risarcimento da diversi milioni di euro.

Cinque curiosità su Björn Borg

  • I suoi rivali più importanti furono Jimmy Connors e, soprattutto, John McEnroe. La storia della rivalità con quest’ultimo è divenuta trama di un film del 2017, intitolato appunto Borg-McEnroe.
  • Nel 2007 recitò insieme allo stesso McEnroe in un divertente spot per la catena di supermercati tedeschi Tesco.
  • È entrato nell’International Tennis Hall of Fame nel 1987.
  • Per il suo carattere freddo venne soprannominato dalla stampa Iceberg, IceBorg e Orso.
  • Detiene il record di vittorie consecutive a Wimbledon (41).

Nel video il trailer del film Borg-McEnroe, che raccontò la storia della loro rivalità fino alla storica finale di Wimbledon dell’80:

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ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2018 16:28

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