Caso Cucchi, depositata dal pm Musarò la registrazione della chiamata dei carabinieri al 118 dopo il pestaggio al geometra romano.
Continuano a emergere dettagli sul caso Cucchi. La testimonianza di Tedesco, il primo carabiniere ad ammettere il pestaggio, ha causato un effetto domino. La nuova prova al vaglio – presentata dal pm Musarò e depositata al processo – è l’audio della chiamata dei carabinieri della caserma di Tor Sapienza al personale del 118.
Caso Cucchi ultime notizie: la chiamata dei carabinieri della Stazione di Tor Sapienza al personale del 118
L’audio depositato dal pm Musarò al processo è quello della chiamata del piantone dei carabinieri della stazione di Tor Sapienza al 118 dopo il pestaggio a Stefano Cucchi: “Abbiamo un detenuto che sta male, ha attacchi di epilessia. Dice che soffre di epilessia. Fisicamente sta male ma sintomi apparenti epilessia non ne ha. Ha tremori e non riesce a muoversi“, racconta il carabiniere ai medici nel corso della telefonata.
“Il soggetto è tranquillo, c’ha solo ste’ cose. Il soggetto è del ’78. Da solo in ambulanza? No, meglio che ci sia sempre qualcuno dei nostri, è comunque una persona arrestata“, sottolinea il carabiniere rispondendo alla domanda del medico sul trasporto di Stefano Cucchi in ambulanza.
Caso Cucchi, la chiamata dei carabinieri al 118
Stando all’accusa, la chiamata in questione sarebbe avvenuta dopo il pestaggio da parte dei carabinieri. Proprio in quei minuti Stefano Cucchi si trovava in una camera di sicurezza della stazione dei carabinieri di Tor Sapienza. Resta da capire se al momento della telefonata al 118 il carabiniere che ha fatto la chiamata fosse a conoscenza delle vere cause del malore di Stefano Cucchi.