Tutto su Gianluca Vialli: dalla vita privata alla carriera ma anche la malattia che ha colpito l’ex attaccante.
I gol con le maglie di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, di cui è stato anche contemporaneamente allenatore e giocatore, i trofei alzati al cielo e poi quell’amicizia speciale con Roberto Mancini che ha affiancato all’Europeo 2020 vinto dall’Italia. Parliamo di Gianluca Vialli, uno dei più forti calciatori italiani tra gli anni ’80 e ’90. Dalla carriera alla vita privata, vediamo ora tutto quello che c’è da sapere sull’ex calciatore.
Chi era Gianluca Vialli: la biografia
Nato a Cremona il 9 luglio 1964, Gianluca Vialli, nato sotto il segno del Cancro, è stato uno degli attaccanti più forti nella storia recente del calcio italiano. Il suo nome è legato alla Sampdoria, alla Juventus ma anche e soprattutto alla Nazionale italiana. Consulente sportivo per Sky, Vialli fa la spola tra Londra, sua città di adozione, e l’Italia.
La carriera di Gianluca Vialli: dalla Sampdoria dei sogni alla Nazionale
La cosa che colpisce della carriera di Vialli è che dal momento del suo esordio nel calcio professionistico al momento della consacrazione passano solo pochi anni. Esordisce nella stagione 1980-1981 con la maglia della Cremonese (Serie C) e già nel 1984 approda in Serie A in quella che sarebbe diventata la Sampdoria dei sogni, quella dei gemelli del gol Vialli-Mancini.
Nella stagione 91-92 Vialli fa il definitivo salto di qualità passando alla Juventus che si assicura il centravanti di Cremona alla modica cifra di quattro giocatori (Mauro Bertarelli, Eugenio Corini, Michele Serena e Nicola Zanini) e un conguaglio economico. Se pensiamo che il valore complessivo dell’operazione di aggira intorno ai quaranta miliardi delle vecchie lire siamo di fronte a un esborso record (per i tempi ovviamente).
Dopo 145 gare e 53 gol messi a segno, Gianluca Vialli passa al Chelsea con il quale chiuderà poi la sua carriera da calciatore nella stagione 1998-1999.
Appesi gli scarpini al chiodo, l’ex bomber inizia proprio dai Blues la sua avventura, breve ma intensa, da allenatore. Resterà alla guida dei londinesi fino al 2000 per poi accettare l’incarico alla guida del Watford. Resterà in panchina solo per la stagione 200-2002, quando decide di lasciarsi il campo alle spalle per entrare a far parte della squadra di Sky come consulente sportivo.
Chiusa la carriera da sportivo, l’ex centravanti e allenatore si è dedicato con discreto successo alla scrittura. Goals, 98 storie + 1 è il libro in cui Gianluca Vialli racconta al mondo la sua battaglia contro il cancro. Il volume, come raccontato dallo stesso Gianluca, non vuole essere una biografia, bensì unp strumento motivazionale, in grado di dare una speranza ai lettori.
Dal 2019 ha sostituito Gigi Riva come capo delegazione della Nazionale italiana e in questo ruolo ha vinto l’Europeo del 2020. Ruolo che ha dovuto lasciare nel dicembre 2022 quando le sue condizioni di salute sono peggiorate.
La vita privata di Gianluca Vialli: la moglie e le figlie del campione
Nel 2003 Gianluca Vialli ha sposato Cathryn White-Cooper dalla quale ha avuto due figlie, Oliva e Sofia. La moglie di Gianluca è una stimata arredatrice di interni. In occasione di diverse interviste l’ex calciatore ha dichiarato di essere molto felice del suo rapporto con la moglie.
Navigando sul profilo Instagram di Gianluca Vialli è inoltre possibile scovare alcune passioni nascoste. Gli scatti social del campione testimoniano il suo rapporto ormai profondissimo con la cultura inglese ma svelano anche altre due passioni – o almeno interessi – inaspettate: quella per pianoforte e quella per il Subbuteo, il gioco da tavolo sul calcio.
Gianluca Vialli: la malattia e la morte
In occasione della presentazione del suo libro, Gianluca Vialli ha raccontato di aver affrontato il cancro. Il tutto nel silenzio più assoluto, facendo di tutto per nascondere il suo male, forte solo del sostegno dei medici e dalla sua famiglia.
La dura battaglia di Vialli è iniziata nel 2017 ed è diventata di pubblico dominio solamente qualche anno dopo. Il giocatore ha rivelato di essere arrivato a indossare i maglioni sotto alla camicia per evitare che amici e colleghi potessero scorgere i segni della malattia e delle cure invasive e provanti come la radio e la chemioterapia
Solo con il tempo ha deciso di rivelare la sua battaglia contro la malattia nella speranza di poter essere di supporto e sostegno per tutte quelle persone cresciute con il mito di Gianluca Vialli.
Nel dicembre del 2022 le condizioni di salute di Gianluca Vialli sono peggiorate: l’ex calciatore è stato anche costretto a lasciare i propri incarichi con la Nazionale. Il 6 gennaio 2023 è morto a Londra, nell’ospedale da cui da alcune settimane era ricoverato.