Dazn, caso abbonamento condiviso: il Codacons presenta un esposto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dazn blocca l’abbonamento condiviso, Codacons presenta esposto all’Antitrust

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Il Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust dopo la pubblicazione della notizia secondo la quale Dazn vorrebbe bloccare l’abbonamento condiviso.

Il Codacons porta la questione Dazn all’attenzione dell’Agcom e dell’Antitrust: la polemica è nata da un articolo pubblicato da il Sole 24 Ore secondo cui la società che detiene i diritti per la trasmissione delle partite di Serie A sarebbe in procinto di bloccare l’abbonamento condiviso. In questo modo non sarebbe più possibile vedere i contenuti su due dispositivi diversi contemporaneamente a meno che, sembra, i dispositivi non siano collegati alla stessa rete wi-fi.

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Il Codacons presente un esposto all’Antitrust sulla scelta di Dazn di bloccare l’abbonamento condiviso

La decisione di Dazn di bloccare a partire dalla metà di dicembre gli abbonamenti “multiuso” finisce all’attenzione dell’Agcom e dell’Antitrust. Il Codacons, dopo la notizia pubblicata oggi da Il Sole 24 ore, ha deciso infatti di presentare un esposto all’Autorità per le comunicazioni e a quella per la concorrenza affinché si accerti la correttezza dell’operato della società“, si legge nella nota con la quale il Codacons ha comunicato di aver presentato un esposto all’Antitrust e all’Agcom.

Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori“, prosegue la nota del Codacons.

Di seguito il comunicato pubblicato sul sito del Codacons.

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La questione Dazn finisce in Parlamento

E in campo potrebbe scendere anche il mondo della politica. Esponenti di Fratelli d’Italia parlano di una violazione dei diritti dei consumatori e chiamano in causa addirittura il governo, che potrebbe essere chiamato ad esprimersi sulla vicenda. L’onorevole Montaruli, come riferito da il Giornale, ha comunicato che presenterà una interrogazione parlamentare per dare voce alle associazioni dei consumatori.

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ultimo aggiornamento: 10 Novembre 2021 15:18

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