La storia di Denise Pipitone: la sparizione, il processo e la speranza russa
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Direttore: Alessandro Plateroti

La storia di Denise Pipitone: la sparizione, il processo, l’illusione russa e le nuove indagini

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La storia di Denise Pipitone, dalla sparizione alla speranza dalla Russia. Il caso di cronaca che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso.

La storia di Denise Pipitone rappresenta una dei grandi misteri della cronaca italiana. Si è parlato tanto del caso, si sono vissute ore drammatiche e giorni di speranza. Il caso poi è caduto quasi nel dimenticatoio (almeno per quanto riguarda l’opinione pubblica) per poi tornare prepotentemente alla ribalta tra marzo e aprile 2021, quando una ragazza ha lanciato un appello dalla Russia facendo sapere di essere stata rapita e di cercare la sua famiglia. In molti hanno notato la somiglianza con la madre di Denise, che nel corso degli anni non ha mai perso la speranza.

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La storia della sparizione di Denise Pipitone

Denise Pipitone, nata il 26 ottobre del 2000, sparisce nel nulla il 1 settembre del 2004, a quasi quattro anni. La piccola era nella sua casa di Mazara del Vallo. Per l’esattezza era in giardino insieme con la nonna. L’ultimo avvistamento certo risale alle ore 11:45 di quello stesso 1 settembre 2004, quando i familiari segnalano la scomparsa della bimba attivando la macchina delle ricerche.

Le indagini non hanno portato a nulla. Gli inquirenti nelle prime ore hanno stretto le maglie dei controlli in tutta la zona senza riuscire a ricostruire la dinamica della sparizione, il movente, gli autori, le cause. Troppi punti interrogativi e nessuna risposta certa.

Gli inquirenti nel corso delle indagini hanno battuto soprattutto la pista familiare cercando una risposta soprattutto tra i parenti meno stretti.

Le indagini degli inquirenti: la pista del movente familiare dopo la verità sul padre di Denise Pipitone

Il movente familiare sembra prendere forma dopo che Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, rivela che il padre della bambina non è Toni Pipitone, suo marito. La piccola è nata da una relazione extraconiugale con Piero Pulizzi. Le attenzioni degli inquirenti si spostano sulla famiglia Pulizzi. Gli investigatori ricostruiscono la complessa trama che unisce Piera maggio a Piero Pulizzi e che divide proprio la famiglia Pulizzi. Scoppia una sorta di faida.

Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, minaccia diverse volte Piera Maggio e la sorella Giacoma. Anna Corona finisce nel mirino degli inquirenti ma ha un alibi: era al lavoro nel momento della scomparsa di Denise. Gli investigatori allora ipotizzano che a rapire la piccola Denise possa essere stata Jessica, la figlia minorenne di Anna Corona, anche lei protagonista nella faida contro Piera Maggio. L’alibi della giovane non è solido e viene indagata per sequestro. Il fidanzato di Jessica invece viene indagato per falsa testimonianza.

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L’intercettazione che sembra portare le indagini al punto di svolta

Le indagini sembrano arrivare ad un punto di svolta dopo un’intercettazione tra Jessica e Alice, figlie di Anna Corona.

Jessica: “Quanno eramu ‘ncasa, a mamma l’ha uccisa a Denise”.

Alice: “‘A mamma l’ha uccisa a Denise?”.

Jessica: “Tu di sti cosi unn’ha parlari”.

Alice: “È logico”.

L’intercettazione non viene considerata sufficiente per procedere contro Anna Corona. La posizione della donna viene archiviata.

Il processo

Si procede con il processo a carico di Jessica Pulizzi. Piero Pulizzi si costituisce parte civile e si schiera al fianco di Piera Maggio. Il processo si conclude con l’assoluzione della ragazza, assolta per non aver commesso fatto.

Gli avvistamenti

Nel corso degli anni ovviamente si sono susseguite le segnalazioni da parte di persone convinte di aver visto la piccola Denise Pipitone. Una segnalazione considerata attendibile o quantomeno fondata è quella fatta il 18 ottobre 2004 da una guardia giurata in servizio presso una banca di Milano. L’uomo ha visto la piccola con un gruppo rom. La segnalazione ha rilanciato l’ipotesi del rapimento.

Il caso russo

Tra marzo e aprile 2021 si riaccende la speranza dopo che una ragazza, dalla Russia, lancia un appello per trovare sua madre. La giova, rapita da piccola, somiglia in maniera incredibile a Piera Maggio che coltiva la speranza ma non si illude. Il legale di Piera Maggio vola in Russia e si procede con il test del gruppo sanguigno. La risposta degli esami ha dimostrato che il gruppo sanguigno della ragazza russa non è lo stesso della piccola Denise.

Le nuove indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone

Dopo la vicenda russa, per fare chiarezza su alcune dichiarazioni emerse a mezzo stampa da personaggi anche di rilievo nella vicenda, gli inquirenti hanno deciso di riaprire le indagini sulla scomparsa di Denise.

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ultimo aggiornamento: 28 Ottobre 2021 9:03

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