FdI e FI bloccano gli emendamenti presentati dalla Lega al decreto Ong ritenuti inammissibili e un ritorno ai decreti sicurezza.
Screzi all’interno della maggioranza a causa del decreto Ong all’esame degli emendamenti nelle commissioni Affari costituzionali e Traporti. I 14 emendamenti presentati dalla Lega sono stati respinti. L’obiettivo del partito di Salvini era di ripristinare molte norme contenute nei suoi decreti Sicurezza del governo Conte. Ad ostacolare questi emendamenti non solo il Pd ma anche Fratelli d’Italia e Forza Italia che hanno dato ragione al centrosinistra.
«Abbiamo chiesto di dichiarare inammissibili quegli emendamenti che vanno oltre il perimetro del decreto e che non hanno i requisiti di necessità e urgenza», ha dichiarato il deputato del Pd Morassut. Richiesta appoggiata dai presidenti delle commissioni, Nazaro Pagano di Forza Italia e Salvatore Deidda di Fratelli d’Italia, dichiarando inammissibili gli emendamenti leghisti per estraneità di materia.
La Lega resta stupita dal comportamento degli alleati
«Sarebbe curioso se i nostri alleati si mettessero contro emendamenti che riguardano la gestione del flusso dei migranti, in un provvedimento che si occupa proprio di migranti», aveva detto il capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali Iezzi. Secondo il forzista invece “non ci sono le condizioni per ammetterli”. Un parlamentare di FdI accusa la Lega di aver cercato di forzare la mano.
Il Carroccio potrebbe arrivare anche a fare ricorso sull’inammissibilità degli emendamenti. «Quanto sta avvenendo è gravissimo, perché le ammissibilità non possono sottostare a ragionamenti politici», ha dichiarato il leghista all’Adnkronos.
«La Lega ha tentato un blitz per riscrivere la normativa sui permessi di soggiorno, sulla protezione speciale, sul trattenimento nei centri per il rimpatrio e su altre materie attraverso emendamenti totalmente estranei all’oggetto del provvedimento ossia il salvataggio in mare. Il tentativo evidente era quello di riesumare i decreti Salvini» ha detto il deputato Magi di +Europa commentando lo stop dei presidenti di commissione. L’inammissibilità si rifà alle sentenze della Corte costituzionale e al Regolamento della Camera, ricorda.
