Incendio a Borgo Mezzanone, morto carbonizzato un migrante
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Incendio a Borgo Mezzanone, morto carbonizzato un migrante

Ambulanza

Incendio a Borgo Mezzanone. Un migrante è morto carbonizzato nel rogo.

BORGO MEZZANONE (FOGGIA) – Nuovo grave incendio nel ghetto di Borgo Mezzanone, alle porte di Foggia. Nelle prime ore di venerdì 12 giugno 2020 è divampato il rogo in una baracca di legno. Ad accorgersi delle fiamme sono stati proprio i vigili del fuoco che le hanno immediatamente spente.

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Al termine dell’operazione i soccorritori hanno notato il corpo carbonizzato del migrante. Purtroppo, per l’uomo non c’era più niente da fare con il medico legale che è al lavoro per identificare la vittima.

Incendio a Borgo Mezzanone, indagini in corso

La Procura ha aperto un’indagine per cercare di risalire alle cause che hanno provocato il rogo. I vigili del fuoco stanno facendo dei rilievi per accertare meglio la dinamica dell’incendio.

L’allarme è scattato intorno alle 6:30 in una baracca in legno che si trovava in una zona isolata del ghetto di Borgo Mezzanone. Ad accorgersi del rogo sono stati proprio i vigili del fuoco che si trovavano all’interno del Casa. Immediato il loro intervento ma per la persona che abitava nella struttura non c’è stato niente da fare. Una nuova tragedia in uno dei luoghi più criticati in Italia.

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Soumahoro: “Governo incurante e indifferente al nostro dolore”

L’ennesima morta di un migrante ha provocato la dura reazione di Aboubakar Soumahoro, dirigente dell’Usb, che su Facebook rivolge un duro attacco alla maggioranza.

Il Governo, incurante e indifferente al nostro dolore, ha deciso di non affrontare i padroni della filiera agricola. I giganti del cibo, che sacrificano la nostra vita per profitto. Abbiamo convocato un’assemblea dei lavoratori oggi a Borgo Mezzanone, perché non possiamo accettare che si muoia così“.

Incendio a Borgo Mezzanone: morto un bracciante

Questa mattina è morto un bracciante, ucciso dalle fiamme della miseria a Borgo Mezzanone (Foggia). Il Governo, incurante e indifferente al nostro dolore, ha deciso di non affrontare i PADRONI della filiera agricola: i giganti del cibo, che sacrificano la nostra vita per profitto. Abbiamo convocato un'assemblea dei lavoratori oggi a Borgo Mezzanone, perché non possiamo accettare che si muoia così. #nonsonoinvisibile

Pubblicato da Aboubakar Soumahoro su Venerdì 12 giugno 2020

Una tragedia che aggrava un bilancio con i sindacati che chiedono un intervento da parte di Roma per garantire la sicurezza dei rifugiati che vivono in questi luoghi.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:20

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