In occasione del suo trentatreesimo compleanno, Montolivo ha rilasciato un’intervista riguardante le prime volte.
L’ex capitano del Milan, Riccardo Montolivo, compie trentatré anni. Un traguardo importante per uno dei giocatori più longevi ed esperti in casa rossonera. Intervistato dal club per festeggiare il suo compleanno, Montolivo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni riguardanti le sue prime volte calcistiche. Questo l’estratto dell’intervista, pubblicata in esclusiva su Dugout.
Le prime volte di Montolivo
“La mia prima squadra da bambino è stata il Caravaggio, la squadra del mio paese. La prima giocata che ho imparato da calciatore credo sia il tiro, tiravo sempre in porta quando ero piccolo. Il primo numero di maglia che ho indossato è stato il 6 da bambino, ho iniziato la mia carriera da libero. Il mio primo compagno di stanza all’Atalanta è stato Carmine Gautieri, io ero il più giovane e lui il più vecchio e ci hanno messo insieme. Il primo trofeo che ho vinto è stato il campionato nazionale degli Allievi Nazionali con l’Atalanta allenata da Alessio Pala. Il mio primo idolo da bambino è stato Marco van Basten, anche se non era nel mio ruolo era comunque un idolo. Il Milan è stata la prima squadra per cui ho tifato perché mio padre è un grande tifoso milanista. La prima partita di calcio che ho visto a San Siro fu un Milan-Sampdoria nel campionato ’98/’99, l’anno dello scudetto, 3-2 per i rossoneri con gol all’ultimo respiro di Ganz. La prima grande delusione è stata la retrocessione con l’Atalanta, la più grande è stata la finale dell’Europeo del 2012 persa con la Spagna. Il primo consiglio è quello che cerco di dare ai più giovani, cioè ascoltare i giocatori più anziani e l’allenatore che è la cosa più importante“.
