Naufragio davanti alle coste della Libia: 100 dispersi in mare
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mentre l’Ue si fa i dispetti, in mare si continua a morire

Parlamento Europeo

Un barcone che trasportava migranti è affondato al largo delle coste della Libia. La Guardia costiera ha tratto in salvo 14 persone ma si teme che i dispersi siano un centinaio.

LIBIA – Ennesima tragedia in mare: un barcone con a bordo oltre cento persone è naufragato davanti alle coste della Libia. Il natante, secondo i media locali, era partito dalla città di Garabulli, a circa 50 chilometri a est della capitale Tripoli.

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L’incidente e la tragedia

L’imbarcazione aveva lasciato la Libia all’alba ma dopo qualche ora c’è stata un’esplosione e il motore è stato avvolto dalle fiamme: il natante ha iniziato a imbarcare acqua, costringendo i migranti a aggrapparsi a ciò che era rimasto della barca, comprese le taniche di carburante.

Non c’è dubbio che la tragedia in corso al largo delle Libia debba spingere l’Unione europea a uno sforzo per superare le fratture interne per raggiungere un accordo che non solo possa fare gli interessi dei paesi europei, ma che soprattutto possa tutelare i migranti, spesso nelle mani di mercanti di uomini che organizzano viaggi illegali della morte.

Il bilancio provvisorio

Alcuni pescatori hanno avvistato i naufraghi e hanno lanciato l’allarme. Sul posto è intervenuta la Guardia costiera della Libia che – secondo quanto twittato da Al Jazeera – ha tratto in salvo 14 persone. Tuttavia, si teme che i dispersi siano circa un centinaio. I testimoni hanno riferito che a bordo dell’imbarcazione si trovavano numerose famiglie, per lo più provenienti dal Marocco e dallo Yemen. Tra i dispersi figurano due neonati e tre bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni.

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ultimo aggiornamento: 6 Giugno 2020 13:50

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