L’ex direttore sportivo del Milan ha speso parole d’elogio per il tecnico. Sul suo futuro, invece, ha preferito non sbilanciarsi: “Scriverò un libro”.
Milan, Massimiliano Mirabelli torna a parlare del suo passato in rossonero, stavolta ai microfoni Radio Deejay, ospite del programma Deejay Football Club condotto da Fabio Caressa e Ivan Zazzaroni. L’ex responsabile dell’area tecnica milanista rivendica nuovamente la bontà delle sue scelte.
“Nell’undici titolare – ha dichiarato – adesso ci sono Kessié, Calhanoglu, Ricardo Rodríguez, Musacchio, Conti e Biglia, più Gattuso: qualcuno di buono l’ho preso. Su Rino nessuno della stampa si aspettava simili risultati. Fare questi discorsi sui media è semplice, ma quando ci sono delle responsabilità in ballo è tutto diverso, io mi giocavo qualcosa di importante con quella scelta”.
“La dirigenza cinese – ha aggiunto il manager calabrese – mi disse di prendere chi volevo in panchina, quando dissi il nome di Gennaro Gattuso erano svenuti. Dissero che avremmo dato un segnale sbagliato, di smobilitazione”. In effetti, ha avuto ragione, visto l’ottimo lavoro svolto da “ringhio” alla guida del Milan.
Massimiliano Mirabelli: “Gattuso è umile e vuole imparare”
Nel corso dell’intervista, Massimiliano Mirabelli ha speso parole d’elogio per l’attuale allenatore rossonero: “È umile – ha affermato – vuole imparare tanto e si circonda di persone intelligenti, di collaboratori bravi che sanno anche dirgli di no quando serve”.
Il futuro dell’ex ds del Milan è ancora tutto da decifrare. Le voci continuano ad accostarlo alla Roma, soprattutto dopo l’addio di Monchi alla società giallorossa, ma per il momento tutto tace, perlomeno ufficialmente: “Scriverò anche io un libro – ha dichiarato – ma devo aspettare tanti anni ancora (ride, ndr). Metterò dentro tante cose, vedrete vedrete”.
Nel video la conferenza stampa di presentazione di Gennaro Gattuso, mister voluto fortemente da Massimiliano Mirabelli:
