Il dopo-Zaia agita il centrodestra in Veneto: l’intervento di Matteo Salvini e la stoccata contro gli alleati, soprattutto Forza Italia.
Nel pieno della fase preparatoria in vista del dopo-Zaia, a guidare il confronto interno è Matteo Salvini, Il segretario della Lega e Ministro delle Infrastrutture non è intervenuto solo sul MES, ma a Verona – dove ha partecipato all’Automotive Dealer Day – ha preso posizione sul futuro della Regione. Il leader ha lanciato messaggi chiari rivolti tanto agli alleati, soprattutto Forza Italia, quanto agli elettori.

L’intervento di Matteo Salvini sul dopo-Zaia
Matteo Salvini ha voluto mettere in chiaro che Luca Zaia, pur non ricandidandosi, non sparirà dalla scena politica. “È il governatore più amato e apprezzato, e sicuramente continuerà a mettere la sua disponibilità e la sua bravura a disposizione dei veneti con la Lega alle prossime elezioni“, ha dichiarato, com riportato da Il Resto del Carlino, il leader del Carroccio.
Ha insistito sul valore della continuità: “Squadra che vince non si cambia: stiamo crescendo, stanno entrando tanti sindaci, tanti amministratori locali“. Ha poi sottolineato l’importanza di concentrarsi sui contenuti: “Dobbiamo parlare di cosa fare, perché il Veneto è molto più avanti rispetto alle altre regioni però abbiamo tanti dossier aperti, quindi più che i nomi i progetti, perché il Veneto continui a rimanere un’eccellenza“.
La stoccata contro gli alleati (soprattutto Forza Italia)
Il vicepremier non ha mancato di rivolgere un messaggio anche agli altri partiti della coalizione, come Forza Italia, che con il ministro Antonio Tajani ha espresso supporto alla candidatura di Flavio Tosi. “Il Veneto vota insieme a Marche, Campagna, Puglia e Toscana, quindi penso che tutti i partiti della coalizione potranno esprimere le loro potenzialità“, ha detto , auspicando però che la scelta finale arrivi con l’accordo di tutti.
Matteo Salvini ha voluto ribadire i principi su cui si fonda il governo della Lega in Veneto: “È terra di autonomia, è terra di buon governo, è terra di lavoro, è terra di identità, è terra di lingua e di cultura“. Un’identità solida che – secondo il vicepremier – continuerà a guidare le scelte della coalizione: “Noi siamo orgogliosi di quello che la Lega, Zaia e il centrodestra hanno fatto per il Veneto e per i veneti in questi anni“.