La Gazzetta dello Sport sottolinea i rumors di possibili divergenze tra il duo Boban-Maldini e il fondo Elliott sui progetti a medio termine del Milan
“Il nostro sogno è di avere risultati domani. Elliott ha una strategia diversa, una visione differente… Credo che si possa trovare il modo per essere contenti entrambi“. Queste parole, riportate dal CFO del Milan Zvonimir Boban in una intervista al Financial Times, fanno realmente comprendere il fossato esistente tra le visioni della proprietà da una parte e, dall’altra, quella dei due uomini chiamati a dirigere il settore tecnico.
Non è un caso, ad esempio, che lo stesso Paolo Maldini, direttore tecnico, abbia detto alla stampa che “nessuna squadra interamente formata da giovani ha mai vinto la Champions League“.
Milan, che succede tra Elliott, Boban e Maldini?
La domanda, a questo punto, sorge spontanea. Perché ci sarebbero queste frizioni tra la famiglia Singer e l’ad Gazidis da una parte e i due capi del settore tecnico Paolo Maldini e Zvonimir Boban? L’elemento che fa riflettere è legato al fatto che, prima di entrare a far parte dell’universo Milan, sia l’ex capitano che il croato saranno stati ben informati in merito alle strategie di crescita di Elliott.
Sorprende, dunque, che all’atto pratico di operare nel mercato emergano i malumori di uomini come Boban e Maldini. Probabilmente, il loro profondo legame ai colori rossoneri fa emergere il loro lato più romantico: vedere un Milan subito vincente farebbe piacere a tutti ma, probabilmente, non è fattibile sul breve periodo.
Milan, si cambia registro nel mercato invernale?
Il possibile arrivo di Luciano Spalletti in sostituzione di Marco Giampaolo, probabilmente, potrebbe convincere la società a variare leggermente anche le strategie di mercato. Difficile, infatti, che lo stesso tecnico toscano non consigli qualche nome per apporre dei correttivi in corsa alla squadra. Servirà più esperienza: quella che, finora, Elliott non ha mai ricercato sul mercato.
