In casa Milan la posizione di Giampaolo è in bilico: secondo il CorSport, però, ci sarebbero dissensi tra Boban e Maldini in merito al destino del tecnico
La saldezza dei rapporti, nello sport come nella vita di tutti i giorni, si valuta proprio nei momenti di maggior crisi e difficoltà. Quando infatti i risultati non arrivano, è molto facile che i nodi possano giungere al pettine in malo modo. Non ci sono, è bene ribadirlo, notizie certe e assicurate in merito a queste presunte frizioni. Il Corriere dello Sport, nell’edizione di oggi, ha però sottolineato come tra Boban e Maldini ci siano visioni diverse in merito alla posizione di Marco Giampaolo.
CorSport: Milan, Boban avrebbe spinto per l’esonero di Giampaolo
Il quotidiano sportivo romano ha riferito come sia Paolo Maldini il più attendista nel duo che dirige il settore tecnico. Zvonimir Boban, assente a Milanello, avrebbe infatti preferito dare subito una scossa significativa alla squadra, andando a sostituire Marco Giampaolo. Una ipotesi approfondita oggi anche dal giornalista Franco Ordine.
Franco Ordine (Il Giornale): “Il Milan di oggi è una curiosa piramide”
“Il Milan di un tempo, l’era Silvio Berlusconi, somigliava a un monolito, un blocco unico, con una catena di comando cortissima (Galliani ad, Braida ds, Ramaccioni team manager) e ben riconoscibile. Non c’erano i social a quel tempo eppure qualche fuga di notizie c’è sempre stata, riparata alla maniera dei lombardi, guardando più alla sostanza che alla forma“.
“Il Milan di oggi è una curiosa piramide. In cima c’è Elliott, l’azionista, geograficamente lontano, subito sotto l’ad Ivan Gazidis che non parla bene l’italiano, da capo azienda si assenta dal dibattito tecnico e non rilascia dichiarazioni, quindi il presidente Paolo Scaroni il quale si occupa esclusivamente di stadio, infine restano Boban, Maldini e Massara, impegnati in prima linea a Milanello. Se sulle pareti di questa piramide cominciano a intravedersi le prime crepe, lo scenario, complicato da una crisi tecnica gravissima, diventa ancora più inquietante“.