La Gazzetta, nell’edizione odierna, fa i nomi di tre intoccabili e tre sacrificabili in vista della prossima stagione del Milan. Ecco di chi si tratta
Il Milan, con Giampaolo alla guida, è pronto a ripartire in vista della prossima stagione con una squadra profondamente rinnovata. Il motivo dei tanti stravolgimenti di rosa è legato a due volontà: in primis quella di ringiovanire (gli addii di Abate, Zapata, Montolivo vanno in questa direzione). In seconda battuta, c’è la necessità di puntare su calciatori più tecnici, in grado di assecondare i dettami tattici del nuovo mister. La Gazzetta, nel numero in edicola stamane, fa i nomi dei tre pilastri da cui ripartirà la squadra, assieme a un podio all’incontrario: quello con i calciatori che potrebbero essere sacrificati sul’altare delle plusvalenze.
Milan, il trio da cui ripartirà la squadra…
“Ecco, nel Milan di fine giugno 2019 si fa molto – afferma Pasotto sulla Gazzetta – ma molto prima a contare i tesserati portatori di certezze. E il conto si ferma tre, perché a voler considerare gli incedibili e titolari non si va oltre. O manca una condizione, o manca l’altra, oppure mancano entrambe. Tre moschettieri su cui riedificare, dei quali il più vecchio compirà 25 anni il prossimo gennaio. E, che combinazione, sono e saranno l’asse portante della squadra”.
“Loro sono come gli squali, sono al vertice della catena alimentare e non hanno nemici naturali. Una spina dorsale che vede, partendo dal basso, Romagnoli, Paquetà e Piatek. Loro viaggiano su una frequenza diversa da quelle che animano le voci di mercato, e si pongono come attori principali anche nel Milan di Giampaolo. Che, notoriamente, ama e ricerca la qualità. Qui può pescarne a piene mani”.
…e quello in predicato di lasciare il Milan
Il trio al contrario, quello dei big sacrificabili sull’altare delle plusvalenze e del Fair Play Finanziario, è composto da quei calciatori o arrivati a parametro zero o cresciuti nelle giovanili. Atleti di gran livello, appetiti sia in Italia che in Europa. I loro nomi sono Patrick Cutrone, Gigio Donnarumma e Jesus Suso. Il loro “sacrificio” potrebbe essere molto utile per risollevare le casse societarie e far mercato.
