Mutuo, in due anni rate raddoppiate: cosa sta accadendo
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Mutuo, in due anni rate raddoppiate: cosa sta accadendo

Rateizzazione mutuo

Il mutuo con tasso variabile sta subendo l’effetto degli aumenti a causa dell’andamento negativo dell’economia.

Come ben sappiamo a livello internazionale stiamo affrontando un periodo di grande incertezza a livello economico a causa di alcuni recenti avvenimenti che hanno influenzato negativamente l’andamento generale dell’economia. Prima la pandemia nel 2020, poi la crisi idrica all’inizio del 2022 e lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina il 24 febbraio dello scorso anno. Tutti questi avvenimenti hanno fatto lievitare il costo della vita: dalle bollette alla spesa, fino al carburante. Ad oggi tutto costa di più. Lo stesso discorso vale per le tasse del mutuo, che ha subito degli aumenti a causa dell’andamento negativo dell’economia.

Rateizzazione mutuo

La Bce infatti ha aumentato di altri 50 centesimi il costo del denaro, rendendo la situazione più complicata a tutti coloro che stanno pagando un mutuo con tasso variabile. Questa situazione potrebbe avere delle conseguenze molto negative anche sul mercato immobiliare. 

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Secondo l’Euribor, il parametro che indicizza il costo dei mutui variabili all’inizio della settimana si è giunti a toccare una soglia del 2,92%. Si tratta, nello specifico, del tasso trimestrale calcolato su 365 giorni. Il dato in questione trova corrispondenza con il valore attuale del tasso Bce, che attualmente ammonta al 3%.  

Secondo alcune previsioni, l’aumento che verrà formalizzato a Francoforte, segnerà un surplus di 50 centesimi a partire dal prossimo mese. Questa situazione potrebbe verificarsi a causa del fatto che da luglio 2022 – da quando il tasso Bce ha abbandonato quota zero – l’Euribor ha replicato nel dettaglio il suo andamento.  

La comunicazione della Bce

Stando a quanto riferito dalla Banca Centrale Europea, “Il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,00%, al 3,25% e al 2,50%, con effetto dall’8 febbraio 2023.”

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 8 Marzo 2023 10:10

Riforma fiscale, 3 aliquote Irpef e meno detrazioni

nl pixel