Caso Peng Shuai, l’ex tennista: “Sto bene, voglio solo rispetto della mia privacy”

Caso Peng Shuai, l’ex tennista: “Sto bene, voglio solo rispetto della mia privacy”

Il mondo del tennis è in ansia per il caso Peng Shuai, l’ex campionessa di tennis che ha accusato ex vicepremier di aver abusato di lei.

È sparita nel nulla Peng Shuai, la tennista che lo scorso 2 novembre ha accusato pubblicamente, con un post sui social, l’ex vicepremier Zhang Gaoli di aver abusato di lei. La denuncia della campionessa di tennis aveva provocato un vero e proprio terremoto politico e mediatico. A due settimane dalla denuncia, Peng Shuai risulta sparita nel nulla, con la macchina della censura che per giorni ha messo a tacere tutte le notizie sul caso dell’ex tennista.

È scomparsa Peng Shuai, la tennista che aveva accusato l’ex vicepremier di averla violentata

Dal 2 novembre, giorno nel quale la campionessa di tennis ha denunciato pubblicamente Zhang Gaoli, uno degli uomini più potenti della Cina, non si hanno più notizie della tennista e il suo silenzio prolungato preoccupa gli utenti dei social, le associazioni che si occupano della tutela dei diritti e il mondo del tennis.

La mail sospetta

La tv di Stato di Pechino ha diffuso una mail attribuita a Peng Shuai. Una mail che ha alimentato i dubbi di tutto il mondo del tennis. Nella mail sospetta la tennista di fatto ritirerebbe le accuse mosse contro l’ex vicepremier. Ed evidentemente sembra strano che l’ex campionessa prima decida di esporsi, poi sparisca nel nulla e quindi torni a farsi sentire con una mail con la quale ritira le accuse.

Il direttore del Global Times: “Peng Shuai sta bene”

Il direttore del Global Times ha comunicato di aver saputo dalle sue fonti che Peng Shuai sta bene e che le ultime foto pubblicate sul profilo Twitter dell’ex campionessa di tennis sono effettivamente attuali. Semplicemente, riferisce il direttore del Global Times, nei giorni scorsi l’ex tennista non voleva essere disturbata. Le sue condizioni sono buone e si appresta a tornare in pubblico.

Ovviamente le dichiarazioni del direttore del Global Times non sono verificabili, quindi bisogna fidarsi della sua ricostruzione. Il dato di fatto, limitandoci alla cronaca, è che il direttore del Global Times è il primo giornalista cinese a fare riferimento al caso della tennista.

I media cinesi pubblicano un video (ma i dubbi restano)

Un filmato pubblicato tra il 20 e il 21 novembre dall’editore del Global Times, giornale ufficiale del Partito Comunista, mostra Peng Shuai ad un evento pubblico. Il filmato però non ha sciolto tutti i dubbi sulle condizioni dell’ex campionessa di tennis.

Tennis

L’accusa dell’ex campionessa di tennis

So che dato il tuo potere non hai paura di me, Zhang Gaoli, ma anche se sono sola, come un uovo che si scontra con una roccia, come una falena che si lancia verso una fiamma, dirò la verità su di te”, aveva scritto la tennista nel suo post diffuso sui social. Le stessa Peng Shuai aveva ammesso di non avere prove per dimostrare la veridicità del suo racconto, ma il solo fatto di aver sfidato uno degli uomini più potenti della Cina senza avere nulla in mano per dimostrare la fondatezza delle sue accuse secondo molti deve essere considerato come una prova o comunque deve spingere le autorità ad approfondire la vicenda.

Il duro post della tennista, condito di accuse e dettagli interessanti, è sparito dalla sua pagina social nel giro di trenta minuti circa. Non solo. La macchina della censura ha bloccato le ricerche in rete sia sul conto di Peng che sul conto d Zhang Gaoli. Anche la parola tennis è stata oscurata per alcune ore.

La WTA chiede che venga aperta un’inchiesta sulle accuse di Peng Shuai

La WTA, Women’s Tennis Association, ha chiesto che venga aperta un’inchiesta sul caso e che venga fatta luce sull’accusa della campionessa di tennis, che nel 2014 ha raggiunto la prima posizione nella classifica di doppio femminile.

La videocall con il presidente del Cio

Nel pomeriggio di domenica 21 novembre c’è stata una videoconferenza tra la tennista e il presidente del Cio. Peng ha assicurato di stare bene e soprattutto di volere rispetto per la sua privacy.