Addio a Ivan Stortini conosciuto anche come “Pusha”, l’ex membro dei Flaminio Maphia, la band hip hop del 1995.
E’ morto ieri sera a Roma Pusha – all’anagrafe Ivan Stortini – ex membro Flaminio Maphia dove entrò poco dopo la formazione del gruppo nella metà degli anni Novanta. Ad annunciare la triste notizia sono stati due fondatori della band, Rude Mc e G-Max.
La nascita dei Flaminio Mafia
La band nasce nel 1994 grazie a da G-Max (all’anagrafe Massimo Rosa), Rude MC e Booster G. Quest’ultimo però l’anno successivo lascia la band, lasciando spazio all’ingresso nel gruppo proprio di Pusha, conosciuto anche come Ian Solo.
La loro carriera sale pian piano verso la vetta, collaborando artisti come Ice-T, De La Soul e Coolio, fino all’uscita dell’Ep Restafestagangsta. Col tempo, poi, il gruppo si fa conoscere sia Italia che all’estero. Nel 1998 però Pusha lascia la band, iniziando a far perdere ogni sua traccia ai suoi ex compagni di band.
La morte di Pusha: “Non ci credo”
Rude Mc scrive un post su Facebook in ricordo del suo ex compagno di band: “Ancora non Ci credo.. ci ha lasciato il nostro Pusha, faceva parte della nostra prima formazione dei Flaminio Maphia, negli ultimi giorni parlavamo spesso di lui con Sparo e Booster g e tutti gli altri del vecchio giro del Flaminio, per sapere come stava, che stava facendo”.
“Io non lo vedevo da più di 25 anni, si Roma è grande ma il giro e sempre quello, perciò è facile beccarsi prima o poi, e ultimamente chiedevo spesso di lui, e tutti mi dicevano che stava sempre sotto casa sua al Prenestino”, continua il post. Anche Booster G ha scritto: “Dovevamo beccarci lo dicevamo sempre. Riposa in pace fratello”.
Poi Rude Mc ricorda ciò che hanno scritto assieme: “Con lui abbiamo scritto Restafestagangsta, Combattimento Mortale e l’indimenticabile Sbroccatamente si vive la notte e altri pezzi, pezzi che hanno fatto la storia dell’hip hop Italiano, ma che la nuova generazione non sa minimamente che cazzo sono, ma che anche grazie a noi che sta roba e andata avanti, Fai un buon Viaggio Fraté R.I.P. PUSHA”.
