La caduta dalla finestra di casa, ha provocato alla donna diverse fratture. Per l’uomo è stato emesso un divieto di avvicinamento.
Diverse le fratture riportate dalla donna che ha deciso di lanciarsi dal secondo piano del suo appartamento, in provincia di Reggio Emilia, pur di sfuggire alle angherie subite dal marito. L’uomo la minacciava continuamente, e l’aveva segregata in casa impedendole di uscire anche per andare a lavoro o a fare la spesa.
Tentato suicidio
La donna era stata chiusa a chiave nella sua camera da letto, dal marito che la affliggeva da troppo tempo ormai con intimidazioni e angherie. “Ti sfregio con l’acido, ti faccio a pezzettini, ti voglio morta”, diceva l’uomo, che aveva persino installato il Gps sull’auto di lei per monitorarla. La moglie non era libera di uscire con le amiche, né di andare a lavoro.
Ma quella psicologica non era l’unica violenza che la donna aveva subito, in quanto nei mesi scorsi aveva riportato una ferita guaribile in 10 giorni. Stanca delle angherie subite per anni, la donna si è lanciata dalla finestra del secondo piano. La caduta le ha provocato fratture a una mano, alla colonna vertebrale e ai piedi.
Il Tribunale di Reggio Emilia ha arrestato l’uomo ai domiciliari, con il braccialetto elettronico applicato dai carabinieri di Quattro Castella, con divieto di avvicinamento alla vittima. Non la potrà contattare in alcun modo e dovrà stare a più di 2,5 chilometri di distanza da lei.
