Il 13 luglio è la data fissata per la riapertura di Linate. Ma gli arei restano ancora a terra.
MILANO – I numeri del contagio sono ormai in forte calo nel nostro Paese con l’Italia che prosegue nel suo programma di ripresa a scaglioni. La riapertura Linate è stata fissata per il 13 luglio. Come precisato dall’Enac, i voli saranno dieci all’ora con le compagnie che sono chiamate a riprogrammare le partenze.
Una decisione che non sembra soddisfare in pieno la società di gestione dello scalo che aveva chiesto un rinvio di qualche settimana per le difficoltà a mantenere le distanze imposte dalle norme anti-coronavirus. Nessun passo indietro, invece, da parte del Mit che è pronta a far ripartire la seconda struttura italiana.
Il pressing di Alitalia
A portare il Ministero a prendere questa decisione sarebbe stata Alitalia, che da tempo è in pressing per far riaprire Linate, dove controlla due terzi degli slot in quella che dovrebbe essere una delle basi fondamentali per il futuro dell’ex compagnia di bandiera.
Nelle ultime ore rima della riapertura sono state messe a punto tutte le misure da prendere per rispettare le norme anti-Covid.
L’Italia riparte
La riapertura di Linate è un altro tassello per la ripartenza del nostro Paese dopo questa emergenza. Un riavvio del motore che continua ad essere a scaglioni nel rispetto delle misure anti-coronavirus.
Il ritorno a pieno servizio dell’aeroporto di Milano è stato fortemente voluto da Alitalia mentre la società organizzatrice frenava per chiari motivi di spazio. Alla fine è prevalsa la linea dell’ex compagnia di bandiera con la ministra De Micheli e l’Enac che hanno autorizzato la ripartenza con dieci voli all’ora.
Linate riapre, ma mancano glia aerei
Stando a quanto riferito da il Corriere della Sera, quella del 13 luglio è una riapertura fantasma. Questo perché per due giorni non decolleranno e non atterreranno aerei. I primi movimenti sono attesi per il 15 giugno, quando quattro compagnie straniere dovrebbero tornare a volare da e per l’aeroporto di Linate.
