San Siro, rinvio in vista? Un rimpallo sul vincolo architettonico blocca l'iter
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San Siro, rinvio in vista? Un rimpallo sul vincolo architettonico blocca l’iter

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L’esistenza di un vincolo architettonico su San Siro sarà decisa dal Ministero e non dalla Sovrintendenza milanese: il rischio è di perdere altri 4 mesi

L’eccesso di burocrazia è un male tutto italiano che rischia di allontanare gli investimenti stranieri, scoraggiando così la costruzione di nuovi stadi più funzionali e sicuri dei precedenti. E’ quello che potrebbe presto succedere a San Siro. Per decidere dell’esistenza di un vincolo architettonico sul vecchio stadio o meno, infatti, bisognerà aspettare il giudizio del Ministero dei Beni Culturali. In base ad un provvedimento dello scorso agosto, il MiBACT ha assunto “poteri di coordinamento e controllo anche in materia di tutela dei beni architettonici nei confronti della Sovrintendenza della Città Metropolitana”. Il rischio, concreto, è che per attendere il giudizio proveniente da Roma possano passare 4 mesi. Questo a causa di 7 metri di muro risalenti agli anni ’20.

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San Siro, sul vincolo architettonico dedice il Ministero

Ma di quale valore architettonico si sta discutendo? Il problema – ricorda Marco Bellinazzo dalle pagine del Sole 24 Ore – non si è posto in questi anni in cui lo stadio è stato pure oggetto di profondi interventi di miglioramento. Durante questi lavori le parti murarie più antiche hanno subito un restyling importante senza che sia sorto alcun intoppo. Oggi resta visibile perciò solo un muro esterno del 1926 lungo circa sette metri. E su questo pezzo di antiquariato immobiliare si è acceso ora il faro dell’interesse artistico-architettonico”.

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San Siro

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I due club non intendono rinunciare a San Siro (anche se il piano B di un nuovo impianto nell’area ex Falk a Sesto San Giovanni a questo punto è più di una suggestione). Soprattutto non vogliono prestare il fianco all’accusa “mediatica” di aver rinunciato al sito attuale. L’abbattimento di San Siro appare da sempre come un deterrente con il pericolo di drenare consenso“.

Una peculiarità tutta italiana quella di temere di essere ricordati come quelli che hanno lasciato distruggere il vecchio stadio. All’estero molti sindaci sarebbero felici di passare alla storia semmai come coloro che hanno permesso l’edificazione del nuovo stadio!“.

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ultimo aggiornamento: 13 Novembre 2019 16:59

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