Festival di Sanremo 2019, critiche per la vittoria di Mahmood
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Sanremo 2019, la denuncia: vittoria di Mahmood è golpe della giuria di sinistra

Suzuki a Sanremo 2019

Bufera su Sanremo 2019: la vittoria di Mahmood ‘spinta’ dalla Giuria d’Onore. Le accuse: i membri sono personaggi di spicco noti anche per la loro posizione politica. Di sinistra. Polemiche sui social.

Continuano le polemiche sul sessantanovesimo festival di Sanremo. L’opinione pubblica resta divisa sulla vittoria di Mahmood. CHe non sarebbe stata una vittoria semplice lo si era capito da subito, dai fischi del teatro Ariston, prima per l’esclusione di Loredana Berté dai primi tre e poi per la mancata vittoria di Ultimo.

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Suzuki a Sanremo 2019

Sanremo 2019, vince Mahmood ma è subito polemica

Al termine della puntata in molti hanno ipotizzato che la vittoria di Mahmood sia stata in qualche modo spinta dal significato politico: un messaggio a Matteo Salvini dopo le polemiche con Cluadio Baglioni che hanno anticipato l’inizio del Festival della Canzone italiana.

E in effetti dopo l’annuncio del vincitore – a sorpresa – del sessantanovesimo festival i social si sono divisi tra chi ha criticato il risultato finale e chi si è chiesto come avrebbe reagito Matteo Salvini, che non si è fatto attendere facendo sapere che avrebbe preferito di gran lunga la vittoria di Ultimo.

I primi dati mostrati dalla regia della RAI presentano i risultati del mini-televoto indetto da Baglioni per sancire il vincitore. La scelta era tra Mahmood, il Volo e Ultimo.

Decisivo per la vittoria del cantante italiano di origini egiziane non sarebbe stato il voto da casa, bensì quello della Giuria d’Onore presente al teatro Ariston.

La vittoria di Mahmood firmata dalla Giuria d’Onore: e la politica ‘fa irruzione’ a Sanremo

Mahmood ha conquistato i suoi milioni di italiani ma soprattutto i giornalisti della sala stampa, che hanno contribuito alla sua vittoria, e poi i membri della giuria d’Onore. Qui la polemica I super-giudici, tra cui Ferzan Ozpetek, Serena Dandini e Mauro Pagani sarebbero noti, oltre che per le rispettive carriere, anche per la loro posizione politica, notoriamente di sinistra. E alla fine, nonostante l’impegno di Baglioni, Bisio e Virginia Raffaele, la lunga ombra della politica arriva ad avvolgere il prestigioso palco dell’Ariston.

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ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2019 10:33

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