La Cassazione ha condannato un medico a mantenere il bambino fino a 20 anni per un contraccettivo sbagliato.
ROMA – Una nuova sentenza della Cassazione sembra destinata a scrivere una pagina di storia della giustizia italiana. I giudici hanno condannato un medico a mantenere un bambino fino a 20 anni per aver dato un contraccettivo sbagliato. In primo e in secondo grado il dottore era stato giudicato non responsabile ma la Cassazione ha completamente cambiato la sua posizione.
Secondo i giudici di terzo grado è proprio il medico “il responsabile di quella nascita e per questo dovrà provvedere al risarcimento del danno patrimoniale“. Si tratta naturalmente di una prima sentenza simile che è destinata ad essere usata in futuro anche da altri genitori.
Contraccettivo sbagliato, medico condannato dalla Cassazione
La vicenda è stata riportata da Il Tempo e dall’AdnKronos. La paziente si era rivolta al medico di base per chiedere un contraccettivo. La condizione economica e familiare non le permetteva di avere una gravidanza in quel momento. Nonostante questo la donna è rimasta incita ugualmente. I controlli hanno evidenziato che il cerotto prescritto era un farmaco per la terapia ormonale delle donne in menopausa.
La vittima ha così chiamato in causa il dottore che è stato condannato a mantenere il bambino fino a 20 anni. Si tratta naturalmente di una sentenza storica che può essere visto come un precedente per altre cause simili. Da oggi in poi i medici faranno maggiore attenzione nel prescrivere il farmaco o il cerotto alla paziente. Una disattenzione potrebbe costare cara come è successo a questo dottore, costretto dalla Cassazione a risarcire la famiglia per un errore nel dare un contraccettivo che in realtà era un prodotto per le donne in menopausa. La vicenda è finita in tribunale e dopo tre gradi di giudizio la ragione è stata data alla donna.
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