Si prevede un rimpasto nel governo di Giorgia Meloni dopo le elezioni Europee, sette ministri in bilico: chi sono?
La scena politica italiana si preannuncia ricca di cambiamenti nel prossimo futuro, con un occhio di riguardo verso un significativo rimpasto di governo annunciato da Giorgia Meloni.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, la premier avrebbe iniziato a discutere con alcuni leader di partito e consultato il Quirinale riguardo a un’ampia revisione del suo esecutivo, soprattutto in vista dei nuovi equilibri post-elezioni Europee.
Nonostante non siano arrivate conferme ufficiali, l’indirizzo sembra chiaro: qualsiasi modifica di rilievo richiederà un’approvazione parlamentare.
Meloni alla prova del rimpasto: i ministri sotto esame
Come riportato da Notizie.virgilio.it, tra i nomi maggiormente citati per un possibile cambio figura Raffaele Fitto, attuale ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, il cui futuro potrebbe orientarsi verso una carriera come commissario europeo.
Anche Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze e Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, sono tra coloro che potrebbero essere destinati a ruoli europei, segnando una significativa variazione nella composizione del governo.
I nomi in bilico all’interno del governo
Al di là delle speculazioni su una carriera europea per alcuni ministri, La Repubblica sottolinea come ci siano figure a rischio rimpasto per altri motivi.
Daniela Santanché, ministra del Turismo, è indicata come una delle possibili uscenti, insieme a Carlo Nordio, ministro della Giustizia, la cui posizione sarebbe influenzata dal risultato elettorale di Fratelli d’Italia alle Europee.
Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica e Paolo Zangrillo, ministro per la pubblica amministrazione, rappresentano altri due nomi “in bilico”, con il primo appartenente a Forza Italia, partito che secondo fonti di La Repubblica avrebbe ministri non pienamente apprezzati da Palazzo Chigi.
“La certezza è che dopo il voto l’esecutivo non sarà più lo stesso,” afferma La Repubblica, anticipando un periodo di intense consultazioni e decisioni per la premier Meloni.