Anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si dice a favore delle restrizioni solo per non vaccinati: “Sarebbe il minimo”.
Si allarga la schiera dei Presidenti di Regione che si augurano che le restrizioni valgano solo per i soggetti non vaccinati: l’ultimo a schierarsi a favore della stretta selettiva è Vincenzo De Luca, che chiede di tutelare le persone che si sono protette e che in questo modo hanno contribuito a combattere la diffusione del virus.
Vincenzo De Luca sulle restrizioni solo per non vaccinati: “Abbiamo a che fare con squinternati che invece di farsi il vaccino fanno i cortei”
“Sarebbe il minimo“, ha dichiarato il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando l’ipotesi di limitare le restrizioni solo ai non vaccinati. “Cominciamo a capire qual è la ricaduta negativa di atteggiamenti irresponsabili che abbiamo conosciuto in queste settimane. L’irresponsabilità di chi finge di scambiare per libertà democratica quella che si chiama irresponsabilità“.
“Mi auguro che tutti quanti di fronte a questa quarta ondata capiscano che il dovere di tutelare la salute dei cittadini è un dovere che appartiene a tutti quanti. Non ad alcuni sì e altri no. Mi pare del tutto evidente che chi non si vaccina non può avere gli stessi diritti di chi vaccinandosi ha dato prova di senso di responsabilità. Purtroppo abbiamo a che fare con degli squinternati che invece di farsi il vaccino fanno i cortei“, ha aggiunto il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Fedriga, “La mia idea è che le restrizioni della zona Gialla non valgono per i vaccinati”
Anche il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e Presidente della conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, chiede di tutelare le libertà di chi ha partecipato alla campagna vaccinale.
“La mia idea è che le restrizioni della zona gialla non valgono per i vaccinati“, ha dichiarato Fedriga. “Chi si è protetto, ha partecipato alla campagna vaccinale, limita le ospedalizzazioni e salvaguarda il sistema di sanità pubblica non può quindi pagare un prezzo di cui non ha nessuna colpa perché ha creduto nella scienza e nello Stato“.
