Sindrome della capanna, il paradosso del ritorno alla normalità
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Direttore: Alessandro Plateroti

Un milione di italiani ha la “sindrome della capanna”: teme il ritorno alla normalità

Coronavirus Fase 2

Gli psichiatri lanciano l’allarme: dopo due mesi di lockdown si sviluppa la “sindrome della capanna”. Si teme il ritorno alla normalità…

Ora bisogna fare i conti anche con la “sindrome della capanna“. In pratica, dopo due mesi di lockdown, molte persone temono il ritorno alla normalità.

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L’allarme degli psichiatri

A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Psichiatria (Sip), secondo le cui stime sono oltre un milione gli italiani colpiti dalla “sindrome della capanna” che, in individui predisposti, aumenta il rischio di sviluppare psicopatologie e disturbi dell’adattamento, con ansia, insonnia, irascibilità. E ciò non riguarda solamente chi è stato coinvolto in prima persona dal coronavirus (chi ha subito lutti, gli operatori sanitari, ecc.). Gli psichiatri hanno rammentato come questo processo fu abbastanza discreto a esempio dopo il crollo della Torri Gemelle.

https://www.youtube.com/watch?v=oi4IcmuO2wI

La sindrome della capanna

Stiamo percependo – spiegano Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda, presidenti Sip – un numero enorme di persone in difficoltà per la paura di affrontare la vita precedente, uscire di nuovo e lasciare la casa che è diventata un rifugio che li ha protetti e tenuti al sicuro dal coronavirus.
Dopo due mesi di quarantena – aggiungono i due esperti – una quota consistente di popolazione, che prima non aveva disturbi, vive l’agognata possibilità di un ritorno alla parvenza di normalità con l’ansia di riprendere i ritmi precedenti e la paura di non adattarsi ai nuovi. E’ una reazione del tutto normale e comune anche per le persone più equilibrate psichicamente, conseguente all’eccezionalità della situazione“.

I fattori economici

Infine, gli effetti rischiano di essere acuiti dai problemi di natura economica e lavorativa connessi al lockdown: “Se il disagio si protrae per più di tre settimane ed è acuito dall’incertezza verso il futuro, dalla preoccupazione per la situazione economica e per la precarietà del lavoro, in un caso su tre aumenta il rischio di sviluppare nel tempo veri e propri disturbi mentali, come la depressione maggiore, gli attacchi di panico e disturbi dell’adattamento“.

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ultimo aggiornamento: 9 Maggio 2020 9:39

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