Il Centro Europeo Malattie boccia la riduzione della quarantena. Speranza: “Nessuna decisione presa”.
ROMA – Il Centro Europeo Malattia boccia la riduzione della quarantena. In un documento, citato dall’Ansa, si precisa come passare da 14 a 14 giorni di isolamento “comporterebbe una perdita di rilevamento dei casi sintomatici tra contatti stretti dei casi confermati di circa il 6%“.
“Sulla base delle evidenze – continua il testo – l’Ecdc ritene che non vi siano prove sufficienti per supportare una diminuzione del periodo di incubazione del Covid-19 da 14 a 10 giorni. L’Ecdc continua a monitorare e riesaminare le prove non appena sono disponibili per garantire aggiornamenti tempestivi nelle sue valutazioni“.
Speranza: “Nessuna decisione presa”
Una posizione che non sembra essere condivisa dalla Francia, la prima nazione a ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni. Nessuna decisione da parte dell’Italia con il ministro Speranza che, a margine di un incontro a Bari, ribadisce che la scelta definitiva spetterà agli scienziati.
“Non abbiamo deciso nulla – le parole del titolare del Dicastero della Salute – ne discuteremo nel comitato tecnico-scientifico, ci confronteremo anche con gli altri Paesi europei sulla base di questo orientamento faremo la nostra scelta finale. Si consideri che in questo momento l’indicazione dell’Oms è e resta quello di 14 giorni. Le valutazioni saranno fatte dai nostri scienziati“.
L’Oms in disaccordo
L’Oms non condivide la decisione della Francia. “Stiamo seguendo le discussioni – le dichiarazioni dell’Organizzazioni – e difendiamo la raccomandazione di una quarantena di 14 giorni per prevenire la trasmissione del virus. Questa raccomandazione è basata sui dati disponibili sul periodo di incubazione. In sostanza il periodo medio è di 4-5 giorni, con un limite superiore di 14 giorni. Alcuni Paesi stanno valutando una riduzione del periodo di quarantena combinata ad una attività di test, prendendo in considerazione sia le evidenze scientifiche che fattori sociali“.