Il primo viaggio di Papa Francesco dall’inizio della pandemia è quello in Iraq, un appuntamento storico e carico di significato. Il programma.
Papa Francesco torna in viaggio dopo un lungo stop causato dal Covid e si reca in Iraq. Si tratta di un nuovo evento destinato a rimanere nei libri di storia, come ogni viaggio papale.
“L’Iraq rimarrà sempre con me, nel mio cuore […] Chiedo a tutti voi di lavorare insieme in unità per un futuro di pace e prosperità che non lasci indietro nessuno e non discrimini nessuno“, ha detto Papa Francesco salutando il popolo iracheno al termine del suo viaggio.
Il ritorno a Roma
Il viaggio del Papa in Iraq si conclude l’8 marzo con il ritorno del Pontefice a Roma. Il volo è atterrato intorno alle ore 13.00 all’aeroporto romano di Ciampino.
La preghiera a Mosul
“Oggi, malgrado tutto, riaffermiamo la nostra convinzione che la fraternità è più forte del fratricidio, che la speranza è più forte della morte, che la pace è più forte della guerra“, ha dichiarato il Papa durante la preghiera a Mosul.
Mosul è un luogo dal forte valore simbolico. Si tratta di quella che per anni è stata la roccaforte dell’Isis, emblema della guerra, della sofferenza. Immagine della morte.
Il Pontefice ha poi visitato la comunità in Qaraqosh.
Lo storico incontro tra Papa Francesco e l’Ayatollah Sistani
A Najaf Papa Francesco incontra il Grande Ayatollah Sistani. Si tratta della massima autorità religiosa per quanto riguarda i musulmani sciiti e per questo motivo l’incontro ha un valore storico di grande importanza.
La visita del Papa è durata circa quarantacinque minuti, durante i quali i due hanno parlato dell’importanza della collaborazione e del rispetto reciproco
“Oggi preghiamo per quanti hanno subito tali sofferenze, per quanti sono ancora dispersi e sequestrati, perché tornino presto alle loro case. E preghiamo perché ovunque siano rispettate e riconosciute la libertà di coscienza e la libertà religiosa: sono diritti fondamentali, perché rendono l’uomo libero di contemplare il Cielo per il quale è stato creato“, ha dichiarato Papa Francesco in occasione dell’incontro nella Piana di Ur.
Papa Francesco, il primo discorso alle autorità: “Basta violenze”
Nel suo primo discorso alle autorità locali il Pontefice ha chiesto di deporre le armi. “Basta violenze […] Tacciano le armi […]. Cessino gli interessi di parte, quegli interessi esterni che si disinteressano della popolazione locale. Si dia voce alla gente semplice, che vuole vivere, pregare in pace“, le parole di Francesco riportate dall’Ansa.
Il viaggio di Papa Francesco in Iraq: il programma
Papa Francesco parte da Roma il 5 marzo e farà ritorno in Italia nella giornata dell’8 marzo.
Il Santo Padre raggiunge l’Iraq a bordo di un volo Alitalia. La compagnia ha comunicato di aver applicato un protocollo rigidissimo contro il Covid.
L’arrivo in Iraq, stando al programma, è previsto per le ore 14. Il primo incontro, direttamente all’aeroporto, è con il premier iracheno Mustafa al Kadhimi. Nel pomeriggio del 5 marzo inoltre Papa Francesco dovrebbe pronunciare due discorsi.
Nella giornata di sabato 6 marzo, Papa Francesco incontrerà incontrerà il grand ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani. Dopo una tappa a Nassiriya, il pontefice tornerà a Baghdad, dove celebrerà la messa.
Il programma si conclude con la preghiera in suffragio delle vittime della guerra, che si terrà a Mosul. Poi il Papa ha in programma una visita ad una comunità locale, quindi concluderà il suo viaggio in Iraq celebrando la Messa ad Erbil.
Papa Francesco: “Vengo come pellegrino penitente”
“Vengo come pellegrino penitente per implorare dal Signore perdono e riconciliazione dopo anni di guerra e di terrorismo, per chiedere a Dio la consolazione dei cuori e la guarigione delle ferite“, ha dichiarato Papa Francesco prima dell’inizio del suo viaggio.