Il presidente Mattarella: "Nessuno sia mai straniero a casa propria"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Il presidente Mattarella: “Nessuno sia mai straniero a casa propria”

Sergio Mattarella

Mattarella ad Aosta celebra l’autonomia valdostana, ricordando la Resistenza e che nessuno deve mai sentirsi straniero nella propria terra.

Durante la cerimonia per l’Ottantesimo anniversario della Resistenza, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio al coraggio e alla determinazione della Valle d’Aosta nella lotta per la libertà e l’autonomia. In un discorso carico di significato, il Presidente ha voluto ricordare il ruolo cruciale dei valdostani nella costruzione della Repubblica italiana, sottolineando come la Valle abbia saputo difendere la propria identità culturale e linguistica anche nei momenti più bui della storia.

Bonus 2024: tutti gli aiuti di settembre, dalla card alle agevolazioni per le assunzioni.

Mattarella ha dichiarato con fermezza: Non si era, e non si è, stranieri a casa propria, quale fosse, e sia, la propria cultura, lingua, religione. Si trattava della diretta conseguenza dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Con queste parole, il Presidente ha ribadito l’importanza di riconoscere e tutelare le diversità culturali e linguistiche all’interno dell’Italia, un valore centrale del nostro Paese.

Sergio Mattarella
Sergio Mattarella

Valle d’Aosta e resistenza: una lunga storia di lotta e autonomia

La Valle d’Aosta ha avuto un ruolo fondamentale nella Resistenza, diventando un baluardo contro il fascismo grazie a figure come Emile Chanoux, martire della libertà, e Frederic Chabod, uno dei protagonisti del movimento partigiano. “Il 1944 fu un anno terribile in Val d’Aosta“, ha ricordato Mattarella, sottolineando come la Resistenza non sia stata solo una lotta militare, ma anche un momento di riflessione su come costruire un’Italia più giusta e democratica.

Il Presidente ha voluto ricordare come la conquista dell’autonomia valdostana sia stata una diretta conseguenza della volontà della popolazione di difendere la propria identità. “La Valle ha saputo interpretare appieno i valori della gente di montagna, essendone depositaria e crocevia di incontri e scambi“, ha affermato, evidenziando come la regione sia sempre stata un esempio di convivenza pacifica tra culture diverse.

La tutela delle minoranze linguistiche: una ricchezza per l’Italia

Uno dei temi principali del discorso di Mattarella è stata la tutela delle minoranze linguistiche, un diritto sancito dall’articolo 6 della Costituzione italiana. La legge 482 del 1999 rappresenta una pietra miliare in questo processo, garantendo una protezione efficace alle lingue minoritarie, compresa quella francese, parlata in Valle d’Aosta.

Valorizzare le specificità delle comunità collocate alle frontiere dell’Italia ha arricchito i valori di convivenza della nostra civiltà, ha affermato il Presidente, definendo la tutela delle minoranze come una “ricchezza e vanto” per la Repubblica. La Valle d’Aosta, grazie al suo status di regione autonoma, è riuscita a mantenere vive le proprie tradizioni, diventando un simbolo di diversità culturale all’interno della nazione.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2024 17:45

“Giorgia Meloni come Chiara Ferragni e il pandoro”: l’accusa shock alla premier

nl pixel