Scontro infuocato tra Matteo Renzi e Giuli al Senato: il video shock
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Direttore: Alessandro Plateroti

Scontro infuocato tra Matteo Renzi e Giuli al Senato: il video shock

Matteo Renzi

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi contro il ministro della Cultura, Alessandro Giuli in un dibattito al Senato: il video.

Matteo Renzi e Alessandro Giuli si sono scontrati al Senato durante un animato question time, dove il leader di Italia Viva ha puntato il dito contro il ministro della Cultura per la nomina di Fabio Tagliaferri.

Le accuse e le battute sarcastiche sono volate alte, con il leader di Italia Viva che ha criticato non solo le scelte del ministro, ma anche il suo modo di esprimersi, definendolo “indecifrabile“.

Alessandro Giuli
Alessandro Giuli

Lo scontro tra Renzi e Giuli sulla nomina di Tagliaferri

La scintilla – come riportato da Open – che ha acceso lo scontro tra Matteo Renzi e Giuli è stata la nomina di Fabio Tagliaferri, ex assessore di Frosinone e alla guida della società Ales spa.

L’ex premier, con il suo stile pungente, ha domandato ironicamente: “Ma le domando che ci azzecca con Hegel e la rivoluzione permanente dell’infosfera globale un Ncc di Frosinone alla guida di un’azienda di servizi culturali?

Il ministro Giuli, visibilmente teso, ha risposto con un contro-attacco, promettendo di: “Prometto da oggi che farò del mio meglio per adeguare il mio eloquio alle capacità cognitive del senatore Renzi“.

Tuttavia, Renzi non ha mollato la presa e ha proseguito nella sua critica, sottolineando il tremolio della mano di Giuli al microfono, aggiungendo: “Mi dispiace averla vista tremare come hanno visto da casa, anche perché non vi era alcun intento malevolo“.

L’ironia e il sarcasmo hanno dominato lo scambio, con l’ex premier che ha rimarcato non solo le scelte di Giuli come ministro, ma anche il suo passato: “Da uno che dava del patriota a Vladimir Putin, non prendiamo lezioni“.


La risposta di Giuli e il richiamo di La Russa

Il ministro Giuli – dal canto suo – ha cercato di difendersi dalle accuse, ribadendo la regolarità della procedura di nomina e la competenza di Tagliaferri, senza rinunciare però a una stoccata finale contro Matteo Renzi.

Colgo l’occasione per riconfermare la mia stima professionale nutrita nei confronti di Antonella Manzione, già capo dei vigili urbani di Firenze, scelta nel 2015 da (…) Matteo Renzi“, afferma.

Inoltre, aggiunge: “Che a suo tempo mi lusingai di difendere in pubblico dalle inaccettabili accuse di aver trasformato Palazzo Chigi in un comitato d’affari paesano“.

Alla fine, La Russa ha dovuto più volte intervenire per placare gli animi e riportare la calma nell’Aula, mentre Renzi ha minacciato di portare la questione in altre sedi istituzionali.

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ultimo aggiornamento: 10 Ottobre 2024 17:57

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