Il tentativo della Spagna socialista di ostacolare Raffaele Fitto alla Commissione europea è stato fermato da Giorgia Meloni.
La Spagna socialista ha tentato di bloccare la nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione europea, ma il piano è stato rapidamente neutralizzato da Giorgia Meloni. Come riportato da affaritaliani.it
La premier italiana ha lavorato dietro le quinte, stringendo alleanze strategiche con i Conservatori Riformisti e i Popolari europei, al fine di garantire il sostegno per Fitto.
Nonostante le schermaglie con le opposizioni interne e le critiche ricevute durante il dibattito parlamentare. Meloni ha confermato la sua linea dura per proteggere la posizione del suo fedelissimo in Europa.
Le tensioni politiche tra Roma e Madrid per Fitto
Il tentativo di impallinare Fitto è arrivato dalla capogruppo socialista a Bruxelles, la spagnola Iratxe Garcia Perez, che ha cercato di ritardare la sua audizione.
Una mossa, chiaramente ostile, che mirava a mettere in difficoltà il commissario designato fino all’ultimo minuto, sperando di minare il suo percorso verso la nomina. Tuttavia, grazie al supporto strategico dei Popolari e dei Patrioti, il piano è stato sventato. Dimostrando la solidità delle alleanze tessute da Meloni a livello europeo.
La risposta di Meloni e il sostegno internazionale
Nonostante le tensioni, la premier Meloni ha dimostrato una notevole capacità diplomatica. Durante il vertice dei Patrioti a Bruxelles, ha ricevuto il pieno sostegno del premier ungherese Viktor Orban, che ha dichiarato senza esitazione: “Ovviamente voteremo per Fitto, uomo eccellente e perfetto per questo lavoro in Europa“.
Questo segnale di approvazione da parte di uno dei leader più influenti dell’Europa centrale ha contribuito a rafforzare la posizione di Meloni e a consolidare il consenso attorno a Fitto.
Anche se il tentativo della Spagna di bloccare Fitto è stato neutralizzato, la tensione tra Roma e Madrid non si è attenuata.
La vicepremier spagnola, Yolanda Diaz, ha criticato Meloni per l’accordo sull’immigrazione con l’Albania, alimentando ulteriori attriti.
Tuttavia, è improbabile che i socialisti europei, guidati da Sanchez e Scholz, spingano fino a far naufragare l’intera Commissione. Una mossa così estrema danneggerebbe infatti anche gli interessi dei loro governi, già alle prese con crisi interne.