Trump: "Russia ha tutte le carte in mano". Putin apre alla tregua
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Direttore: Alessandro Plateroti

Trump crede a Putin: “È più facile trovare un accordo con la Russia”

Donald Trump mentre parla

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, afferma che la Russia ha tutte le carte in mano e che è più facile trattare con Mosca.

Negli ultimi mesi, la guerra in Ucraina ha visto un’intensificazione dei combattimenti, con la Russia che ha aumentato i suoi attacchi su vari fronti. Le tensioni internazionali sono cresciute, mentre gli Stati Uniti e i loro alleati hanno imposto nuove sanzioni contro Mosca nel tentativo di limitare l’offensiva russa. Nonostante ciò, il Cremlino ha continuato la sua avanzata, spingendo la comunità internazionale a cercare soluzioni diplomatiche per fermare il conflitto.

Vladimir Putin
Vladimir Putin

Le dichiarazioni di Trump e la posizione degli Stati Uniti

In questo contesto, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso la sua visione sulle dinamiche del conflitto, suscitando reazioni contrastanti. Durante un incontro con i cronisti nello Studio Ovale, Trump ha dichiarato: “È più facile trovare un accordo con la Russia, è più difficile parlare con l’Ucraina”. Ha poi aggiunto: “Credo a Putin, stiamo andando molto bene con la Russia. In questo momento stanno bombardando a tappeto l’Ucraina, francamente trovo più difficile parlare con l’Ucraina, che non ha carte in mano”.

Queste parole riflettono una posizione più conciliante nei confronti del Cremlino, mentre sollevano dubbi sulla reale volontà dell’Ucraina di arrivare a un compromesso. Trump ha infatti sottolineato: “Devo sapere se vogliono un accordo. Non so se l’Ucraina voglia un accordo. Se non lo vogliono, noi ci chiamiamo fuori”.

L’apertura della Russia di Putin a una tregua e le condizioni proposte

Nel frattempo, secondo quanto riportato da fonti internazionali come Bloomberg e il Moscow Times, Putin sarebbe pronto ad accettare un cessate il fuoco in Ucraina, ma solo a determinate condizioni. Il Cremlino avrebbe trasmesso la proposta agli Stati Uniti durante i negoziati in Arabia Saudita lo scorso febbraio.

L’idea di Mosca è quella di stabilire un accordo basato su principi chiari per un futuro trattato di pace, ma mantenendo il controllo sulla composizione della missione di pace. La Russia accetterebbe la partecipazione di Cina e di altri Stati considerati “neutrali”, ma escluderebbe categoricamente la NATO, la Francia e il Regno Unito. Questa richiesta dimostra la volontà del Cremlino di ridurre l’influenza occidentale nel processo di pace e di assicurarsi condizioni più favorevoli per il futuro assetto geopolitico della regione.

La situazione sul campo e le implicazioni per il futuro

Mentre la diplomazia prova a trovare spiragli per la pace, il conflitto continua con intensità. Secondo le ultime analisi, le forze russe hanno ottenuto avanzamenti significativi nella regione di Kursk, mettendo sotto pressione le difese ucraine. Le operazioni militari in corso potrebbero influenzare i negoziati, aumentando la pressione su Kiev affinché prenda una decisione chiara sulla possibilità di un accordo.

Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la volontà di trovare una soluzione, dichiarando: “Per tutta la giornata è andato avanti un lavoro molto intenso e a diversi livelli con il team del presidente Trump, con molti colloqui telefonici. Il tema è chiaro: la pace il prima possibile”.

Le dichiarazioni di Trump e le aperture di Putin potrebbero rappresentare un punto di svolta nel conflitto. Tuttavia, le condizioni imposte dalla Russia e le incertezze sulla posizione dell’Ucraina rendono la strada verso la pace ancora incerta. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, mentre il tempo stringe per trovare una soluzione diplomatica che possa porre fine a un conflitto che continua a mietere vittime e a destabilizzare l’Europa.

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ultimo aggiornamento: 8 Marzo 2025 11:05

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