Il piano di Giorgia Meloni: ecco come ricompattare la maggioranza
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il piano di Giorgia Meloni: ecco come ricompattare la maggioranza

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni prepara la risoluzione per il Consiglio europeo, cercando equilibrio tra alleati e linea italiana su difesa e Ucraina.

Tenere unita la maggioranza di governo senza scontentare nessuno è una sfida sempre più complessa, soprattutto quando in gioco ci sono questioni delicate come la politica di difesa europea e il sostegno all’Ucraina. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è al lavoro per affinare la risoluzione che sarà presentata in Parlamento prima del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo.

Giorgia Meloni
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Giorgia Meloni cerca l’equilibrio in vista del Consiglio europeo

La strategia della premier prevede un delicato bilanciamento tra le varie anime della maggioranza, evitando fratture con Matteo Salvini e Antonio Tajani. Per questo motivo, nelle prossime ore si intensificheranno i contatti tra i vertici del centrodestra e Palazzo Chigi. L’obiettivo è arrivare a un testo condiviso che non enfatizzi i punti più divisivi, garantendo una linea politica coerente con quella già espressa a Bruxelles.

Meloni interverrà martedì in Senato e mercoledì alla Camera, per poi partire alla volta della capitale belga. Qui, oltre alla partecipazione ai lavori del Consiglio europeo, potrebbe prendere parte a una cena organizzata dal gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), rafforzando ulteriormente la sua rete di alleanze internazionali.

Nessun passo indietro: l’Italia dice no all’invio di truppe

Nel dibattito parlamentare, Meloni ribadirà la posizione italiana su temi cruciali come il sostegno a Kiev, il ruolo dell’Italia nei negoziati di Gedda e il peso degli Stati Uniti nelle dinamiche diplomatiche. Ma il punto più delicato riguarda il capitolo riarmo e difesa europea.

Se da una parte c’è la volontà di rafforzare le capacità strategiche dell’Unione, dall’altra il governo italiano esclude categoricamente l’ipotesi di inviare truppe in Ucraina. Una presa di posizione chiara, che ricalca quanto affermato da Meloni nel recente summit dei cosiddetti “volenterosi”, organizzato dal premier britannico Keir Starmer.

Le parole di Matteo Salvini e Antonio Tajani

Nel frattempo, il vicepremier Matteo Salvini ribadisce la posizione della Lega: «La posizione della Lega è chiara», sottolineando che è necessario «aumentare gli investimenti per rafforzare la nostra sicurezza interna, non riarmi europei o difese comuni. Per l’Italia il problema è la frontiera a sud con l’immigrazione clandestina ed il terrorismo islamico».

Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani marca la posizione di Forza Italia all’interno della coalizione: «Ci stiamo caratterizzando come una grande forza moderata all’interno dello schieramento del centrodestra. Siamo alleati leali, ma abbiamo le nostre idee, posizioni che non vogliamo assolutamente cambiare».

Guardando al contesto internazionale, Tajani aggiunge: «Siamo impegnati a fare tutto ciò che si può per far contare l’Italia di più», sottolineando l’importanza dell’unità transatlantica. «Come confermato dalla riunione dei ministri degli esteri G7 in Canada, il coordinamento tra alleati rimane un elemento essenziale per affrontare le numerose sfide internazionali, a partire dagli sforzi per arrivare ad una pace giusta in Ucraina».

Alla fine, il centrodestra sembra destinato a trovare una sintesi, come confermato dal capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri, secondo cui il partito punta a «una politica di difesa e di sicurezza per l’Europa, per avere più autonomia e più libertà. Ma vogliamo anche una solidarietà euro-atlantica ed il dibattito parlamentare farà emergere una posizione chiara e coesa del governo di centrodestra».

Un dibattito che sarà decisivo per la posizione dell’Italia, ma che lascia già intendere una certezza: il governo manterrà una linea ferma sulla difesa degli interessi strategici del Paese.

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ultimo aggiornamento: 17 Marzo 2025 9:55

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