Alla scoperta del giornalista torinese noto per le sue lotte contro Silvio Berlusconi. Tutto sul direttore del Fatto Quotidiano.
Marco Travaglio è un noto giornalista, noto anche per il suo passato televisivo su Anno Zero di Michele Santoro, diventato sempre più famoso per le continue lotte contro Silvio Berlusconi. Originario di Torino, ora è direttore del Fatto Quotidiano. Andiamo a scoprire tutti i retroscena sulla sua vita e sulla sua carriera.
Marco Travaglio: la scheda
Nome e cognome: Marco Travaglio
Luogo e data di nascita: 13 ottobre 1964, Torino
Segno zodiacale: Bilancia
Professione: Giornalista
Social: Instagram
La biografia
Marco Travaglio nasce a Torino il 13 ottobre del 1964 (il suo segno zodiacale è la Bilancia) ed è figlio di un geometra progettista di treni FIAT ferroviaria. Nel suo ambiente familiare la cultura trova molto spazio, come dimostra anche la carriera del fratello Franco, autore, regista e librettista di musical.
Si diploma il voto di 58 su 60 al liceo salesiano Valsalice prima di iscriversi all’Università degli Studi di Torino. Travaglio frequenta la facoltà di Lettere Moderne e si laurea all’età di 32 anni, molto dopo aver ottenuto il patentino da giornalista professionista. Il direttore del Fatto Quotidiano, infatti, è iscritto all’albo dal 1986.
La carriera
Marco Travaglio muove i primi passi nel mondo del giornalismo come freelance per piccole testate vicine al mondo cattolico e ha l’occasione di conoscere e lavorare al fianco di Mario Giordano. Durante le sue prime esperienze lavorative incontra anche Indro Montanelli che, nel 1987, gli chiede di collaborare con Il Giornale in qualità di vice-corrispondente da Torino.
La sua esperienza con il quotidiano milanese ha avuto una battuta d’arresto nel 1992, anno in cui La Repubblica lo tenta con un contratto molto remunerativo. Travaglio, però, rifiuta a causa della vicinanza del giornale romano con la sinistra politica. L’attuale direttore del Fatto sceglie di rimanere con Indro Montanelli, che lo assume a tempo pieno.
Travaglio aveva grande fiducia nei confronti del capo de Il Giornale, tanto che, nel 1994, lo seguì a La Voce, il quotidiano fondato da Montanelli vent’anni prima. In questi anni incontra e collabora con Enzo Biagi per il programma televisivo di Rai Uno “Il Fatto“.
La Voce, però, chiude nel 1995 e Travaglio si trova costretto a lavorare come freelancer per diverse testate tra cui Sette, Cuore, Il Messaggero, Il Giorno, L’indipendente, Il Borghese e la Padania. Nel 1998 inizia a lavorare a La Repubblica come redattore a Torino per la cronaca giudiziaria e poi come collaboratore fisso.
Il direttore del Fatto, comincia poi a pubblicare libri contro l’arricchimento – ritenuto illecito – di Silvio Berlusconi. Il passaggio a L’Unità è quasi scontato e arriva nel 2002, una parentesi lavorativa che prosegue sino al 2009, anno di fondazione de Il Fatto Quotidiano, di cui diventa direttore nel 2015.
Marco Travaglio diventa famoso agli occhi del grande pubblico grazie ai suoi monologhi ad Anno Zero, trasmissione di Michele Santoro. Il sodalizio con quest’ultimo dura dal 2006 fino al 2015, passando anche per Servizio pubblico.
Su La7 Travaglio compare anche a Otto e mezzo e come opionionista a Dimartedì e Tagadà. Dal 2019 partecipa anche ad Accordi&Disaccordi sul Nove e dal 2020 conduce un quiz su TimVision: Cartacanta, affiancato da Selvaggia Lucarelli.
Il patrimonio
Secondo alcune indiscrezioni, poi confermate anche da Urbano Cairo, Marco Travaglio, durante i suoi anni a La7 percepiva circa 3125 euro a puntata. A questo, però va aggiunto lo stipendio netto da direttore del Fatto Quotidiano che si aggirerebbe attorno ai 3 mila euro mensili.
Nel corso della sua carriera, però, Travaglio si è ritrovato al centro di numerose battaglie legali che hanno compromesso la grandezza del suo patrimonio. Nel 2018, ad esempio, l’ormai ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha fatto sapere che suo padre, Tiziano Renzi, ha vinto la causa per diffamazione intentata contro Il Fatto Quotidiano e che, dopo la prima sentenza, Marco Travaglio sarebbe stato condannato a pagare 95.000 euro.
Marco Travaglio: la vita privata
La moglie di Travaglio è Isabella, da cui il giornalista ha avuto due figli, Alessandro ed Elisa. Proprio la secondogenita di Marco è stata protagonista della terribile notte di Torino, quando piazza San Carlo si trasformò in una gabbia senza vie di uscita per le migliaia di persone che si erano riunite per assistere alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. La ragazza, fortunatamente, ne uscì solo con qualche contusione.
Alessandro, invece, ha la passione per la musica: nato nel 1995 si fa chiamare Dj Trava ed è riuscito a collaborare anche con artisti del calibro di Fabri Fibra. Ha un discreto successo, in qualità di disk jockey, in tutta Italia.
In diverse occasioni, inoltre, Marco Travaglio ha parlato del rapporto con i suoi figli: “Il grande pubblico ha iniziato a conoscermi nel 2001, quando i miei due figli Alessandro ed Elisa erano piccoli. Loro hanno pagato un prezzo alto: avrei voluto essere più presente, ma il lavoro mi porta a stare sempre in giro.
Nell’estate del 2018 Travaglio è stato paparazzato in compagnia dell’attrice Giorgia Solari. I due sono stati fotografati mentre si scambiavano baci inequivocabili ma nelle ore successive alla diffusione delle foto nessuno dei diretti interessati ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
La stessa cosa si può dire per il direttore del Fatto Quotidiano e Veronica Gentili: i due giornalisti sono stati fotografati a luglio del 2023 mentre si scambiavano alcune effusioni d’amore. Nonostante questi presunti tradimenti, il matrimonio di Travaglio sembra tenere botta.
Dove vive
Non si sa con precisione dove viva Marco Travaglio ma, qualche anno fa, aveva dichiarato: “Vivo tra Torino e Roma, dove si trova la redazione del Fatto quotidiano. Con la mia famiglia sto dal sabato al lunedì, mentre il resto della settimana lo passo a Roma. Nonostante queste difficoltà abbiamo un bellissimo rapporto, anche se ho sempre un forte senso di colpa nei loro confronti“.
Cinque curiosità su Marco Travaglio
Di seguito, cinque curiosità sul direttore de Il Fatto Quotidiano:
Oltre ad essere presente su Instagram, Travaglio è molto attivo su Twitter.
In un’intervista ha ammesso che se fosse in Germania avrebbe votato la Merkel.
Il suo nome figura tra i fondatori de Il Fatto Quotidiano, di cui è direttore dal 2015.
Indro Montanelli l’ha definito un “grande inquisitore”.
Oltre alla passione per la scrittura possiede anche quella per la recitazione e il teatro.