Alla scoperta di Pavel Durov, fondatore del social network russo Vkontakte e della società di Telegram. È considerato il Mark Zuckerberg russo.
Cosa si sa dell’imprenditore russo Pavel Durov? Sappiamo che ha iniziato come programmatore, per poi diventare imprenditore, a San Pietroburgo, dando vita a due grandi piattaforme social, Vkontakte e Telegram, quest’ultimo utilizzato in tutto il mondo. Si è poi ritrovato costretto a lasciare non solo la propria azienda, ma anche la sua nazione. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su di lui.
La biografia di Pavel Durov
L’imprenditore russo nasce a Lenindrado, il 10 ottobre 1984. Trasferito giovanissimo nella città di Torino per seguire il lavoro del padre, professore universitario di filologia classica, prende il diploma in Italia. Subito dopo rientra in Russia dove si iscrive all’Academy Gymnasium, laureandosi poi con lode presso l’università di San Pietroburgo.
Pavel Durov: la carriera
Nel 2006, un poco più che ventenne Durov fonda, assieme a suo fratello Nikolai Durov, Vkontakte, la maggiore rete sociale russa. A gennaio del 2014 la piattaforma raggiunse ben 210 milioni di utenti registrati.
Nel 2013, dopo aver lasciato la Russia dà vita ad una società, con annesso un omonimo servizio di messaggistica istantanea crittografata e broadcasting basata su cloud, Telegram. Successivamente tentò di lanciare sia una criptovaluta chiamata “Gram” e una piattaforma TON. Progetti però bloccati dai tribunali federali degli Stati Uniti e dalla SEC (Security and Exchange Commission).
Pavel Durov: il patrimonio
Pavel Durov nel 2021 è entrato nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi del mondo, al 112° posto, con un patrimonio stimato a poco più di 17 miliardi di dollari.
Gli scontri con Putin e la Russia
Una storia di conflitto di quasi dieci anni coinvolge il programmatore Durov e la Russia. Il primo scontro avviene pochi anni dopo il lancio di Vkontakte, causato dal rifiuto da parte dell’imprenditore russo alla richieste della polizia di rimuovere dal sito le pagine create dagli oppositori politici di Vladimir Putin.
Dopo quell’episodio si susseguirono una serie di altri scontri tra il governo russo e il programmatore Durov. Fino al punto che nel 2014 fu costretto a lasciare sia la Russia sia la rete sociale che aveva fondato. L’imprenditore si rifiutò infatti in diverse occasioni di cedere delle informazioni alla polizia. Come per esempio i dati di alcuni manifestanti ucraini pro-europeisti o l’ordine di bloccare il profilo del maggiore oppositore di Putin, Alexei Navalny.
Una piccola rivincita
Nello scontro tra l’Ucraina e la Russia il servizio di messaggistica Telegram viene adoperato dai cittadini ucraini per sentire le proprie famiglie in fuga. Dai giornalisti e dai politici per poter dare e ricevere informazioni non inquinate dalla propaganda, e anche dai militari. Quest’ultimi attraverso l’applicazione coordinano degli attacchi informatici contro la Russia.
Pavel Durov, vita privata
Pavel nasce da madre ucraina, Albina Durova, e da padre russo, Valery Semenovich Durov, che ricopre il ruolo, dal 1992 di capo del dipartimento di filologia classica nella facoltà di filologia dell’Università statale di San Pietroburgo. Il nonno di Pavel Durov partecipò alla seconda guerra mondiale.
Daria Bondarenko è la sua compagna, conosciuta all’Università di San Pietroburgo. Assieme hanno due figli. Ha un profilo Instagram molto seguito.
4 curiosità sull’imprenditore russo
- Durov è vegetariano.
- Nel suo ventisettesimo compleanno ha donato un milione di dollari alla Wikimedia Foundation.
- Crede nella religione taoista.
- Viene definito il Mark Zuckerberg della Russia.