Il commissario Jean-Claude Juncker apre al dialogo sulla manovra: “Ho incontrato il premier Conte e ci vedremo anche a Buenos Aires”.
BUENOS AIRES (ARGENTINA) – Il futuro dell’Italia si discute in Argentina. In questo secondo giorno a Buenos Aires per il premier Conte diversi gli impegni in programma per discutere della legge di bilancio. Intanto sempre dal Sud America arriva l’apertura da parte del commissario Jean-Claude Juncker: “L’infrazione all’Italia – sottolinea in una conferenza stampa riportata dall’ANSA – non deve essere drammatizzata. Ho visto a Bruxelles il presidente del Consiglio italiano e lo vedrò anche qui. Vi posso assicurare che stiamo facendo dei progressi“.
“Nessuno – ribadisce – ha dichiarato guerra all’Italia e l’atmosfera che si respira è buona“. Parole di apertura nei confronti del governo giallo-verde confermare anche dal premier Conte: “Io di natura sono sempre ottimista. Tria è fiducioso sulla possibilità di evitare la procedura di infrazione? Lo sono anche io“.
Manovra, l’arrivo in Aula del testo di slitta a martedì
Doveva essere lunedì il giorno giusto per l’arrivo del testo della manovra in Aula alla Camera ma la commissione Bilancio ha chiesto altre 24 ore per analizzare gli emendamenti. Tutto slittato quindi a martedì 4 dicembre. Alle 14 inizierà la discussione generale che dovrebbe proseguire almeno fino a venerdì.
Le intenzioni da parte della maggioranza sono chiare: chiedere il prima possibile la fiducia sul maxi-emendamento per accorciare i tempi e ottenere il sì del Parlamento a breve. Una scelta che potrebbe portare ad un dialogo maggiormente tranquillo con l’Unione Europea.
Proprio a Bruxelles lunedì è previsto un consiglio europeo dove si potrebbe discutere della manovra italiana. Il premier Conte e il ministro Tria sono al lavoro per cercare di evitare la procedura di infrazione, sacrificando un po’ il deficit.
Ore, giorni decisivi per la manovra. Da Palazzo Chigi esprimono fiducia per cercare di trovare un’intesa con Bruxelles.
Manovra, Moscovici: “La palla passa all’Italia”
Sulla Manovra è intervenuto anche Moscovici: “La palla – dichiara – passa all’Italia. La porta resta sempre aperta al dialogo ma abbiamo bisogno di vedere una riduzione del debito, anche perché non crediamo che questo possa portare all’aumento dell’occupazione. I numeri non mi piacciono ma le regole sono note“.
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