Protesta a Casal Bruciato, Roberto Saviano attacca Matteo Salvini
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Saviano: Il ministro della MalaVita non vuole indispettire i ‘cani feroci’ di CasaPound

Roberto Saviano

Protesta a Casal Bruciato, Roberto Saviano contro Matteo Salvini con un lungo post su Facebook: Squadristi minacciano bambini e donne che sono nel diritto.

Nuovo duro attacco di Roberto Saviano a Matteo Salvini. Questa volta il giornalista e scrittore ha puntato il dito contro il ministro per i fatti di Casal Bruciato, Roma, dove decine di persone, guidate da CasaPound, sono scese in piazza per chiedere che venga allontanata una famiglia di nomadi che ha ricevuto una casa popolare.

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Roberto Saviano
Roberto Saviano

Roma, manifestazione a Casal Bruciato contro l’assegnazione di una casa popolare a una famiglia nomade

Nel quartiere della periferia romana è scoppiata una vera e propria rivolta, la terza in pochi mesi, sempre coordinata e fomentata in qualche modo dagli esponenti di CasaPound, noto movimento di estrema destra spesso associato all’estremismo violento e non costruttivo.

La posizione di Salvini sui fatti di Casal Bruciato

Ospite a Otto e Mezzo, Matteo Salvini ha parlato anche dei fatti di Casal Bruciato negando l’esistenza di una forma di fascismo che possa coordinare una ribellione contro gli stranieri. Secondo il ministro i residenti della periferia romana sono scesi in piazza per contestare il fatto che il Comune non abbia fatto nulla per i romani mettendo al primo posto gli stranieri. Questa almeno la supposizione del titolare del Viminale.

Matteo Salvini
Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

L’attacco di Roberto Saviano a Matteo Salvini

Con un lungo post condiviso sulla propria pagina Facebook, Roberto Saviano ha duramente criticato la posizione di Matteo Salvini, o meglio la non-posizione e la non-condanna che, secondo l’autore di Gomorra, il ministro avrebbe espresso.

“Le parole del #MinistrodellaMalaVita sui fatti di Casal Bruciato sono troppo ambigue. Si ha l’impressione che cerchi di non indispettire i cani feroci di CasaPound, che oramai sentono di non avere limiti: squadristi che minacciano donne e bambini che sono nel loro pieno diritto, ma “colpevoli di etnia diversa.

Cosa crede, Ministro, che le sue simpatie e frequentazioni, la sua indulgenza nei confronti di CasaPound a Roma non abbiano conseguenze?

Quando qualcosa accadrà – poiché è chiaro che a Roma si sta preparando il terreno perché qualcosa accada: è inconcepibile l’aggressione subita oggi dalla Sindaca Raggi – noi sapremo chi sarà il responsabile politico.

Ma una riflessione merita anche la condizione nella quale il Ministro ha ridotto la Polizia di Stato. Un servizio d’ordine a disposizione della campagna elettorale di un partito. Uomini costretti a sequestrare striscioni a persone anziane, a sequestrare telefonini che turbano la grave forma di selfite del Ministro. Che pena“.

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ultimo aggiornamento: 10 Maggio 2019 9:29

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