Il quadro tendenziale del Ministero dell’Economia stima una crescita dell’1,6% nel 2018. Il Pil, tuttavia, calerà negli anni successivi per gli effetti delle clausole di salvaguardia.
ROMA – Buone notizie per l’economia del Belpaese con qualche incertezza per il futuro. Secondo quanto previsto dal quadro tendenziale del Def (Documento di economia e finanza) messo a punto dal Mef, il Pil italiano per l’anno 2018 dovrebbe accelerare all’1,6% dall’1,5% previsto finora. Poche ore fa, in ogni caso, fonti del Ministero dell’Economia hanno rilasciato una dichiarazione: “Il quadro tendenziale del Documento di economia e finanza non è ancora stato definito ed è al momento oggetto di analisi dei tecnici del Mef. Le indiscrezioni riportate da alcune agenzie di stampa sono soltanto ipotesi ancora allo studio“.
Padoan in ‘missione’
Nel frattempo, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, si trova a Washington alla riunione del Fondo monetario internazionale. Il rientro in Italia è previsto nella serata di domenica. Il Governo potrebbe in ogni caso presentare il Def all’inizio della prossima settimana, in una versione cosiddetta “asciutta”, ossia riguardante solo un quadro macroeconomico tendenziale, a legislazione vigente.
Gli effetti recessivi…
Come detto, il dato del Pil è rivisto leggermente al rialzo per l’anno in corso. Poi, nel 2019 e nel 2020 si prevede un rallentamento dell’economia italiana, con l’indicatore del Prodotto interno lordo a +1,4 e a +1,3. Negli anni successivi, pertanto, si registreranno gli effetti recessivi delle clausole di salvaguardia sull’Iva previste a legislazione vigente.