Il giornalista saudita scomparso sarebbe stato fatto a pezzi con una sega e poi nascosto in un minivan parcheggiato nel garage del Consolato
Emergono dettagli sulla sparizione di Jamal Khashoggi, il giornalista saudita scomparso a inizio ottobre dopo che si era recato nel Consolato del suo paese a Istanbul. Stando a quanto emerso, l’uomo sarebbe stato fatto a pezzi con una sega, poi le parti del suo corpo sarebbero stati nascosti in un veicolo nero.
New York Times: Jamal Khashoggi fatto a pezzi con una sega
Questa è la versione dei fatti, come riportata dal New York Times, sostenuta da una fonte investigativa turca. Venisse confermata questa ricostruzione si tratterebbe di un caso gravissimo soprattutto se, come sembra, il cruento omicidio sia stato commissionato dall’alto.
Le ultime ore del giornalista saudita scomparso
La ricostruzione sembra trovare conferme nelle immagini trasmesse dalle televisioni turche che riprendo l’uomo al momento del suo ingresso nella sede del Consolato dalla quale non sarebbe mai uscito. Le immagini mostrano poi l’uscita dall’edificio di un minivan nero che si sarebbe recato nel garage del Console, a circa due chilometri di distanza dal palazzo nel quale era entrato il giornalista saudita.
Il piano per il rapimento di Jamal Khashoggi intercettato dalla CIA
Sembra che prima della scomparsa di Jamal la CIA avesse intercettato le comunicazioni tra alcuni agenti sauditi i quali stavano preparando un piano per il rapimento del giornalista. Non sono stati diffusi i dettagli del piano e non è chiaro se le autorità statunitensi abbiamo avvertito Khashoggi dell’imminente minaccia.