Studenti in piazza in trenta città italiane per manifestare contro il governo. Polemiche sui tagli alla scuola e sulla riforma dell’esame di maturità.
Scendono in piazza gli studenti di tutta Italia per manifestare contro i tagli proposti dal governo. Nel mirino degli studenti anche la riforma dell’esame di maturità (Maturità 2019 ecco cosa cambia).
Manifestazione degli studenti: giovani in piazza in trenta città italiane
Gli studenti di trenta città italiane si sono date appuntamento in piazza per criticare il governo del cambiamento. Nonostante l’allarme sulle infrastrutture, un edificio scolastico su due è senza certificato di abitabilità. Nel mirino degli studenti anche i risparmi del governo, visti come dei tagli netti alla cultura. Critiche anche per la riforma dell’esame di Maturità.
Manifestazione degli studenti: bruciati manichini con l’immagine di Matteo Salvini
La manifestazione degli studenti ha assunto una connotazione fortemente politica con gli studenti che hanno dato fuoco alle immagini del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale ha voluto commentare le immagini che stanno facendo il giro della rete con un post sulla propria pagina Facebook.
“E poi saremmo io e la Lega a “seminare odio”… Questi “democratici” studenti, coccolati dai centri a-sociali e da qualche professore, avrebbero bisogno di molte ore di educazione civica a scuola e magari di piú attenzione da parte dei genitori.
Forse capirebbero che BRUCIARE in piazza il manichino di Salvini, e di chiunque altro, o appenderne ai lampioni le immagini è una cosa schifosa. Per ora sono stati identificati e denunciati. Ma, si sa, per loro è sempre colpa di Salvini”.
Critiche sulla riforma dell’esame di Maturità
Per quanto riguarda l’esame di maturità, e critiche riguardano soprattutto la scelta di abolire la traccia storica, una grave mancanza che si somma alla precedente decisione di inserire nelle scuole l’insegnamento della Geo-Storia, una materia ritenuta meno formativa rispetto alla precedente versione che prevedeva l’insegnamento separato delle due materie.
“La storia è importantissima, lo è anche la geografia che oltre alla storia ha bisogno di essere ripresa e potenziata. Vedrete che la prova di maturità avrà comunque dei riferimenti alla storia, non è stata assolutamente messa da parte, la competenza e la conoscenza della storia serviranno per affrontare la maturità”, ha fatto sapere il ministro dell’Istruzione Bossetti.
La protesta degli studenti universitari
In piazza anche gli studenti universitari che chiedono più investimenti per percorsi di studio che siano maggiormente formativi e chiedono agevolazioni per gli studenti-lavoratori in modo che gli studi universitari possano effettivamente trasformarsi in una porta d’accesso al mondo del lavoro.
Anche Flc e Cgil in piazza
Al fianco degli studenti anche la Flc e la Cgil che portano in piazza la loro protesta per chiedere la messa in sicurezza degli edifici scolastici e maggiori investimenti per la scuola anche per quanto riguarda le assunzioni di professori e ausiliari. I ragazzi e i sindacati hanno accusato il governo di aver messo in secondo piano la scuola prediligendo concentrarsi su tematiche maggiormente d’impatto sull’opinione pubblica.