La nave Sarost è attraccata in Tunisia, dopo più di due settimane a largo. Il premier: “Stanno bene ma ora i migranti vogliono andare in Europa”.
TUNISI (TUNISIA) – L’odissea della nave Sarost è terminata. Al termine di due settimane in cui hanno ricevuto il rifiuto da parte di Malta, l’imbarcazione con a bordo 40 migranti è attraccata nel porto di Zarzis, dopo il via liberato arrivato dal governo della Tunisia.
“Il primo intervento – ha dichiarato il premier tunisino riportato da Repubblica – si è svolto in una zona che è di competenza di Malta e c’è stata una piccola controversia su chi doveva accogliere i migranti. Noi abbiamo rifiutato l’apertura dei campi per accogliere i migranti e questa nave non deve essere un pretesto per raggiungere questo scopo“.
Youssef Chahed ha parlato anche delle condizioni delle persone a bordo della nave: “Le condizioni dei profughi – ha annunciato – sono buone ed abbiamo assicurato l’assistenza medica. I migranti hanno manifestato la volontà di arrivare l’Europa e non fermarsi in Tunisia“.
Migranti, non si fermano i soccorsi: la Spagna ha salvato 123 persone
Negli ultimi giorni non si sono fermati i naufragi nel Mediterraneo. La guardia costiera spagnola ha salvato 123 persone che erano in difficoltà a largo dello stretto di Gibilterra. Ad annunciare il soccorsi è stato Salvamento Maritimo sul proprio account di Twitter.
Di seguito il tweet di Salvamento Maritimo
Hasta el momento rescatadas 123 personas de 12 pateras en el Estrecho por Guardamar Concpeción Arenal y Salvamar Arcturus, que está junto al María Zambrano en Algenciras desembarcando a las personas que lleva a bordo. Luz de Mar en zona. Sin avisos en Alborán. pic.twitter.com/M9xaHp192A
— SALVAMENTO MARÍTIMO (@salvamentogob) July 29, 2018
Gli ultimi profughi salvati si sono aggiunti agli oltre mille migranti che le autorità spagnole hanno recuperato in mare tra venerdì 27 e sabato 28 e che sono ancora in attesa di identificazione. La guarda costiera spagnola non ha intenzione di fermarsi e nelle prossime ore proseguirà a controllare le coste per ricercare altre imbarcazioni cariche di persone che sono alla ricerca di un porto per attraccare.
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