Team Onu in Italia per i fatti di violenza e razzismo. Matteo Salvini: “Mai ricevuto collaborazione dagli altri paesi europei. Non accettiamo lezioni da nessuno”.
L’Italia resta nel mirino dell’Onu. Michelle Bachelet, appena eletta Alto commissario per i diritti umani, ha puntato il dito contro la politica messa in atto dal governo italiano per quanto riguarda i migranti.
Team Onu in Italia per i casi di violenza e razzismo, Bachelet: “Atteggiamento devastante per persone già vulnerabili”
“Abbiamo intenzione di inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom“, ha fatto sapere Bachelet, aggiungendo che per gli stessi motivi un team sarà inviato anche in Austria. “Il Governo italiano ha negato l’ingresso di navi di soccorso delle Ong. Questo tipo di atteggiamento politico e di altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili“, ha poi aggiunto l’Alto commissario per i diritti umani, il quale ha voluto precisare come a fronte della diminuzione del numero dei migranti il tasso di mortalità delle persone che partono sulle imbarcazioni sia aumentato.
Matteo Salvini: “L’Onu si conferma prevenuta, inutilmente costosa e disinformata”
Immediata la risposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale ha fatto sapere che l’Italia non è intenzionata a prendere lezioni da nessuno. “L’Italia negli ultimi anni ha accolto 700mila immigrati, molti dei quali clandestini, e non ha mai ricevuto collaborazione dagli altri paesi europei. Quindi non accettiamo lezioni da nessuno, tantomeno dall’Onu che si conferma prevenuta, inutilmente costosa e disinformata: le forze dell’ordine smentiscono ci sia un allarme razzismo. Prima di fare verifiche sull’Italia, l’Onu indaghi sui propri stati membri che ignorano diritti elementari come la libertà e la parità tra uomo e donna”.
La Farnesina: “Da anni Italia impegnata in operazioni di soccorso e salvataggio”
Anche dalla Farnesina è arrivata una risposta all’Alto commissario dell’Onu: “Da anni l’Italia è impegnata in operazioni di soccorso e salvataggio di persone nel Mar Mediterraneo, cui hanno fatto e fanno seguito onerose e complesse politiche di prima accoglienza nel territorio nazionale. Di queste operazioni, l’Italia ha assunto il costo prevalente, in termini di impiego di risorse umane, mezzi, finanze e soprattutto, impatto sociale e percezione del medesimo”. Il ministero degli Esteri sottolinea poi le “azioni concrete di sostegno ai Paesi di origine e di transito dei migranti, con progetti di cooperazione e di assistenza in svariati settori e le svariate iniziative, caratterizzate da un approccio di aiuto ai migranti”.
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