Il Congresso americano è in fase di stallo e così, per la terza volta nel 2018, è shutdown. Diverse attività federali smetteranno di lavorare, in attesa che si trovi un accordo. E Trump resta alla Casa Bianca…
WASHINGTON (USA) – Negli Stati Uniti è scattato lo shutdown: alle 6 di sabato, le 24 di venerdì in America, è scaduto infatti il termine per trovare l’accordo e evitare il parziale blocco delle attività federali per mancanza di fondi. E’ il terzo shutdown nel 2018.
Gli effetti
Tradotto in pratica, con lo shutdown dalla mezzanotte chiudono un quarto delle agenzie federali, comprese quelle che gestiscono la sicurezza interna, le forze dell’ordine, la raccolta delle tasse, i trasporti e i parchi nazionali. Gli altri dipartimenti, come il Pentagono, continueranno a funzionare regolarmente perché il loro bilancio è stato già approvato, dato che il provvedimento è stato spacchettato.
La questione del muro
Lo stallo al Congresso è stato determinato dal braccio di ferro sul tema della costruzione del muro con il Messico. Il costo è di quasi 6 miliardi di dollari: la Camera ha dato il via libera mentre al Senato i Repubblicani non hanno la maggioranza.
Il presidente bloccato a Washington
Donald Trump ha twittato: “Some of the many Bills that I am signing in the Oval Office right now. Cancelled my trip on Air Force One to Florida while we wait to see if the Democrats will help us to protect America’s Southern Border! (“Cancellato il mio viaggio sull’Air Force One per la Florida in attesa di vedere se i democratici ci aiuteranno a proteggere la frontiera meridionale d’America”).