Andriy Shevchenko, ex fuoriclasse del Milan, ha rilasciato un’intervista in cui ha giudicato positivamente il nuovo corso rossonero.
L’ex attaccante del Milan, Andriy Shevchenko, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. L’attuale commissario tecnico dell’Ucraina si è detto molto ottimista circa il nuovo corso rossonero.
Shevchenko sulla nuova dirigenza
“Penso stia facendo cose positive, il progetto di un nuovo stadio ad esempio. San Siro mancherà a tutti noi, perché è stupendo, ma se tutto andrà per il verso giusto avremo uno stadio più moderno lì vicino. E’ un passo importante per la solidità economica del club. Le cose si costruiscono nel tempo e non parlo soltanto della squadra“.
Maldini e Boban, garanzia assoluta
“La mentalità del club non è cambiata, Maldini e Boban sono una garanzia. Faranno bene – ha detto Shevchenko –, Paolo come dirigente sta crescendo. Le aspettative sono tante, ma credo che Paolo e Zvone riporteranno il Milan dove era abituato a stare. Io in questo momento al Milan vedo molta chiarezza. Sono contento per Paolo, per Zvone, e anche per il figlio di Paolo che è stato convocato in prima squadra“.
Giampaolo, buona scelta
“Mi pare un tipo con idee forti, come questi dirigenti. Giampaolo è un allenatore che attraverso il gioco può ottenere grandi risultati. Dà un’impronta, è preparato: credo che sia stata una buona scelta“. Così il Pallone d’oro 2004 sul nuovo tecnico del Milan.
Piatek, giusta la scelta della numero 9
Shevchenko, infine, ha commentato la decisione di Piatek di indossare la maglia rossonera numero 9. Una sorta di maledizione dopo l’addio di Inzaghi… Sul tema, l’ucraino – il quale indossava la 7 – non ha dubbi: “Kris se l’è meritata di certo. Il modo in cui è entrato nel Milan, la naturalezza, i gol importanti che ha segnato… E’ stato un ottimo impatto e ora è giusto che si prenda anche la responsabilità di una maglia così importante. Non si tratta solo di indossare certe maglie, la storia del Milan di per sé è bella e insieme difficile da portare sulla pelle. Lo dimostra l’attaccamento dei tifosi: negli ultimi tempi i risultati non sono stati gli stessi, eppure ho visto che a Milanello per il primo giorno di lavoro c’erano migliaia di persone. Un calore incredibile…“.