Burioni, allarme Dengue: "Il vettore c'è già. Un caso su 20 è grave"
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Burioni, allarme Dengue: “Il vettore c’è già. Un caso su 20 è grave”

Roberto Burioni

Il punto sulla situazione Dengue in Italia da parte di Roberto Burioni. Il virologo ha acceso i riflettori sul possibile allarme nel nostro Paese.

Agire subito e farlo “con la massima energia”. Sono questi i diktat di Roberto Burioni, noto virologo, in merito al Dengue e alla sua diffusione. Secondo l’esperto, l’Italia ha solo queste strade per prevenire la proliferazione della zanzara tigre, possibile vettore del virus. Intervistato da Adnkronos Salute, il noto immunologo e divulgatore scientifico ha fatto il punto sulla situazione nel nostro Paese anche in vista dei prossimi mesi, quelli più caldi.

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Roberto Burioni
Roberto Burioni

Burioni, la situazione Dengue in Italia

Burioni, intervenuto all’Adnkronos Salute, ha sottolineato che la situazione in Italia abbia necessità di non essere sottovalutata. Anzi. Che occorra agire subito per prevenire il peggio, anche in vista dell’arrivo dei mesi più caldi.

Analizzando la situazione globale, l’esperto ha spiegato: “In Brasile e in altri Paesi la situazione è gravissima per cui possiamo aspettarci che delle persone infettate arrivino in Italia. E’ successo già nella mia Pesaro dove il sindaco Ricci ha giustamente vietato una processione del venerdì santo”, ha detto.

In questo senso “in Italia un vettore, la zanzara tigre, c’è già e quindi, se il numero di persone infette che arrivano è alto e il numero di zanzare è alto, si può innescare una trasmissione locale che potrebbe costituire un grande problema perché la malattia in 1 caso su 20 è grave“.

Verso l’estate: come comportarsi

Al netto del quadro generale e del focus sull’Italia, Burioni ha poi aggiunto come ci si comporta davanti ai casi di Dengue. “Non abbiamo una terapia specifica e il vaccino, appena approvato, è ancora di utilità limitata. Dunque il problema dipende da due fattori. Il primo è l’andamento dell’epidemia nei Paesi ora interessati: se le cose rimangono gravi, persone infettate continueranno ad arrivare e su questo possiamo fare poco anche perché il 50% dei casi è asintomatico”.

Ma esiste, appunto, un secondo fattore, ovvero “il numero di zanzare tigre presenti in Italia”. In questa ottica, il virologo ha spiegato che “su questo possiamo intervenire: dobbiamo farlo fin d’ora, con la massima energia per evitare di trovarci nei guai nei mesi estivi“.

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ultimo aggiornamento: 3 Aprile 2024 14:17

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