Alla scoperta della Pacific Solution adottata dall’Australia. Il modello a cui mira Salvini al centro delle polemiche per i casi di violenza su donne e bambini.
In questi giorni di polemiche legate al caso della Diciotti, la nave ferma al porto di Catania senza la possibilità di far sbarcare i migranti soccorsi in mare, Matteo Salvini ha scoperto le carte sui suoi futuri obiettivi dichiarando di guardare al modello australiano, secondo cui tutte le persone alle quali non viene riconosciuto lo status di rifugiato politico vengono respinte o detenute in tendopoli recintate.
Australia, cos’è la Pacific Solution cui mira il ministro dell’Interno Matteo Salvini
Le persone che entrano in Australia senza permesso e senza il riconoscimento dello stato di rifugiato vengono portate nei centri di detenzione situata in Papa Nuova Guinea dove restano in attesa che venga analizzata la propria richiesta di accoglienza.
Di fatto l’Australia con la Pacific Solution non ha debellato il fenomeno dell’immigrazione irregolare, ma ha fatto in modo che gli irregolari non vivano a piede libero in Australia.
La denuncia delle organizzazioni internazionali
I centri di detenzione australiani hanno sollevato diverse polemiche a causa delle condizioni in cui vivono i prigionieri, uomini, donne e bambini che vivono in tendopoli recintate. Le organizzazioni internazionali hanno denunciato nel corso degli anni diversi casi di violenze ai danni di donne e bambini, costretti, stando alle accuse, a concedersi in cambio dell’accesso alle docce. Dito puntato anche contro le tende che non proteggono dal caldo né dalla pioggia.