Fondi russi, la Lega voleva cancellare il reato di finanziamento estero
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Direttore: Alessandro Plateroti

Caos Russia, la Lega voleva cancellare il reato di finanziamento estero

Camera dei deputati

Il caso sui fondi russi alla Lega continua a tenere banco. E c’è il giallo sull’articolo sette dello Spazzacorrotti. Il Carroccio voleva cancellare il reato di finanziamento estero.

Il caso dei presunti fondi russi alla Lega ha scatenato un vero e proprio terremoto politico e mediatico. E l’opinione pubblica si divide tra chi vede in Salvini una vittima del sistema e chi invece lo accusa. La seconda categoria ha riportato alla luce il tentativo del Carroccio di cancellare il reato di finanziamento estero.

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Fondi russi, la Lega voleva cancellare il reato di finanziamento estero

L’emendamento in questione, portato in auge da la Repubblica, risale ai tempi della discussione accesa sullo Spazzacorrotti. C’è di più. Sono i giorni immediatamente successivi all’incontro tra Savoini e gli emissari russi testimoniato dall’ormai famigerato audio pubblicato da BuzzFeed.

Nel corso della discussione sullo Spazzacorrotti, lo scontro tra Lega e Movimento Cinque Stelle si infiamma sull’articolo sette, che prevede il divieto per i partiti di ricevere contributi da governi o enti pubblici stranieri.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/Cameradeideputati

L’articolo sette comma due dello Spazzacorrotti

“Ai partiti e ai movimenti politici è fatto divieto di ricevere contributi provenienti da governi o enti pubblici di Stati esteri, da persone giuridiche aventi sede in uno Stato estero o da persone fisiche maggiorenni non iscritte nelle liste elettorali o private del diritto di voto”.

Arriva dalla Lega un emendamento, pubblicato da la Repubblica, in cui si chiede la soppressione del secondo comma dell’articolo sette, ossia quello sopra riportato. L’emendamento sarà alla fine ritirato ma crea un caso mediatico e politico. Già in quell’occasione si fa riferimento ai russi, ma i firmatari leghisti calmano le acque facendo sapere che il comma in questione penalizza ad esempio gli italiani residenti all’estero.

La svolta del decreto Crescita.

Lo Spazzacorrotti diventerà legge con tanto di articolo sette e comma due, che viene però sospeso dal decreto Crescita, con l’articolo 43, con cui si specifica che la postilla dello Spazzacorrotti non deve essere applicato a fondazioni, associazioni e comitati.

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ultimo aggiornamento: 13 Luglio 2019 9:32

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