Pochi giorni alla sentenza, in casa Milan si pensa già al ricorso al Tas contro le possibili sanzioni Uefa.
Nella giornata di lunedì dovrebbe essere resa ufficiale la decisione Uefa, riguardo la sentenza che nelle ultime settimane ha dato il via a tantissimi dubbi riguardo la nuova presidenza di Yonghong Li. Molto probabilmente il Milan si vedrà costretto a rinunciare alla partecipazione in Europa e inoltre anche costretto a pagare una multa salata. In mattinata “Gazzetta dello Sport” ha riportato alcune notizie per nulla rassicuranti. Secondo la rosea, infatti non saranno effettuati sconti a riguardo e la società di via Aldo Rossi al momento rischierebbe una multa di 30 milioni.
Il 10 luglio data fondamentale per Li, altrimenti verrà escluso
Nei piani societari ovviamente c’è soltanto la possibilità di ricorrere al TAS affinché si possa rientrare in Europa, dimostrando il raggiungimento di obiettivi concreti economici. Ad oggi di certo non c’è ancora nulla sia in merito alla sentenza Uefa, ma anche sul fronte nuova proprietà. Di sicuro c’è soltanto una data il 10 luglio, il giorno in cui il Presidente Li dovrà restituire i 32 milioni, ceduti da Elliott per completare l’aumento di capitale societario.
Non dovesse “rientrare” con la cifra pattuita allora il Milan di fatto non sarebbe più di sua proprietà, ma sarebbe notizia alquanto strana considerando la cifra investita per il progetto fino a oggi: quasi un miliardo di euro, un investimento monstre che rischia di fatto di risolversi in un pugno di mosche, una breve esperienza con poche gioie per dirigenza e tifosi. Non benissimo.